caratterizzato da un ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei soggetti più deboli e per la repressione di fenomeni meno gravi. Avvocati che da ieri e fino a domani si astengono dall’attività giudiziaria ritenendo che il disegno di legge non sia in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale.
Contestata la creazione di nuove fattispecie di reato, la criminalizzazione di condotte che mai erano state ritenute offensive, uno sproporzionato aumento delle sanzioni a tutela univoca di alcune categorie, l’introduzione di nuovi ostacoli alla concessione di benefici penitenziari ( ad esempio la cancellazione del differimento della pena per le donne in gravidanza), l’aumento di prerogative della polizia giudiziaria alla quale sarà addirittura concesso il porto di armi diverse da quelle in dotazione.
Per gli avvocati della Camera Penale “Pietro Arone” di Sciacca nel cosiddetto “pacchetto sicurezza” si riscontra una eccessiva criminalizzazione del dissenso e inasprimenti sanzionatori tipici di un assetto totalitario. Di contro, dichiara il presidente Aldo Rossi,non si intravede alcun tipo di intervento di riorganizzazione delle risorse dei territori e di prevenzione dell’illegalità e di una politica sociale volta a studiare i fenomeni di malcontento e di criticità