l'avvenuta pubblicazione di un bando che mette in vendita mille nuovi loculi nel campo 37 (nella parte nuova) del cimitero comunale di Sciacca. Il meccanismo è quello noto con la definizione di "vendita di cosa futura". Significa che l'edificazione dei manufatti avverrà dopo l'avvenuta riscossione dei fondi. Costo di ciascun loculo: 2.500 euro. Obiettivo dichiarato: fare fronte ad un fabbisogno importante e ad una situazione indecorosa, ben oltre la necessità di assegnare una degna sepoltura alle bare accatastate nel deposito cimiteriale, che in qualche caso attendono una sistemazione da mesi.
"Il consiglio comunale è stato determinante nell'approvare il piano triennale delle opere pubbliche": è stato questo il riconoscimento di Leonte nei confronti soprattutto dell'opposizione. La quale ha mostrato di avere gradito, riempiendolo di complimenti per avere mantenuto gli impegni assunti, al di là del fatto di avere paventato perfino le dimissioni nel caso in cui non fosse riuscito a centrare l'obiettivo. Dubbi espressi soltanto sui tempi previsti: i cittadini interessati potranno presentare l'istanza per acquistare un loculo (che avrà in concessione ancora una volta per 99 anni) entro le ore 9 del 2 dicembre prossimo. Pur parlando di "svolta epocale", i tempi previsti sono stati definiti eccessivamente stretti da Calogero Bono. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Gaetano Cognata, Filippo Bellanca e Lorenzo Maglienti. Tempi effettivamente stretti però imposti dal fatto - ha chiarito Leonte - che nel piano triennale la realizzazione dei nuovi loculi cimiteriali è un progetto inserito nell'annualità 2024. L'assessore in ogni caso si è mostrato molto fiducioso sulla risposta che proverrà dalla cittadinanza, pur non convincendo del tutto i consiglieri. Giuseppe Catanzaro ha proposto all'amministrazione di convocare i comitati di quartiere per farsi aiutare a far conoscere ai cittadini le modalità e i tempi per potere presentare le istanze in questione.
Ciascun presentatore di istanza avrà un limite massimo di 2 loculi da potere acquistare. I consiglieri intervenuti dai banchi dell'opposizione hanno evidenziato anche la necessità che il comune riservi per sé un certo numero di tombe di solidarietà, da mettere a disposizione delle famiglie meno abbienti, non in grado di fronteggiare la spesa richiesta. Lo hanno fatto tra gli altri Carmela Santangelo, Luca La Barbera e Maurizio Blò. Ignazio Bivona ha sollevato la questione di dovere restituire alle associazioni private i loculi che nel corso del tempo sono stati requisite dal comune. Altri esponenti consiliari hanno chiesto a Leonte maggiore flessibilità sulle recenti decisioni adottate sull'ingresso di veicoli dentro l'area cimiteriale. "Siamo comunque soddisfatti che l'amministrazione abbia coinvolto il consiglio", ha dichiarato Clelia Catanzaro. "Questa sera stiamo dimostrando che l'opposizione non è preconcetta, e se c'è qualcosa da sottolineare favorevolmente è pronta a farlo", ha aggiunto Raimondo Brucculeri.
Paradossalmente, se i complimenti (e tanti) a Fabio Leonte sono venuti dall'opposizione, a manifestare critiche (apparentemente indirette) sono stati due consiglieri della coalizione che sostiene l'amministrazione. A nome del Pd Giuseppe Ambrogio non ha nascosto il suo disappunto per il fatto - ha denunciato - che della pubblicazione del bando si stava apprendendo soltanto ieri sera in aula. "Abbiamo ricevuto oggi pomeriggio nella chat della coalizione un messaggio", lo ha contraddetto Daniela Campione. "In ogni caso è proprio l'aula consiliare il luogo deputato per conoscere le decisioni dell'amministrazione", ha detto Alberto Sabella.
Ma Daniela Campione nel suo intervento ha anche accusato di ipocrisia l'opposizione: "Se le cose vanno bene il merito lo date a Leonte, se vanno male la colpa la attribuite al sindaco", ha sottolineato. Paolo Mandracchia ha definito i commenti della parte politica ufficialmente di riferimento di Leonte come "fuoco amico", sottolineando di averla provata in passato sulla sua pelle.
In fase di comunicazioni Calogero Bono ha chiesto notizie al sindaco sulle dimissioni di Antonino Certa e notizie sul presunto avvicendamento in giunta tra Mannino e Curreri. "Non sono argomenti che interessano la città, d'altronde neanche i problemi della vostra coalizione interessano la città, dovremmo parlare piuttosto dei dieci milioni di euro di progetti in corso nella nostra città", ha replicato Fabio Termine. Accusato dallo stesso Bono di essere insofferente al dibattito politico. "Ma non è l'opposizione che amministra", gli ha ribattuto Bellanca. Accusando il sindaco di avere dovuto fare ricorso al Manuale Cencelli per garantire gli appetiti del Pd. Termine criticato e definito "ostaggio del Pd" da Maglienti, Santangelo e Giuseppe Catanzaro. "La verità è che questa amministrazione di giovani, che in campagna elettorale aveva annunciato una rivoluzione rispetto al passato, ha avuto bisogno di un assessore esperto come Fabio Leonte per potere raggiungere qualche risultato", ha detto Ignazio Bivona.
Su proposta di Bellanca si è parlato poi della vicenda, venuta fuori ieri, dei locali del comune di Sciacca aperti nelle ore serali e alla mercé di chiunque. Vicenda risolta con l'intervento del dirigente Filippo Carlino, allertato dal consigliere Bellanca stesso. "Quello che è accaduto è di una gravità inaudita", ha ammesso l'assessore al Personale Fabio Leonte, scusandosi con la città e annunciando rimedi per il futuro.
Sulla vertenza Terme il sindaco ha informato il consiglio degli interventi della Regione in corso sul Centro accumulo acque, ribadendo di avere ricevuto l'ennesima rassicurazione da parte del presidente della Regione Schifani che entro il 31 dicembre sarà licenziato il bando per selezionare il privato che riaprirà gli impianti termali, aggiungendo anche che la Regione starebbe provando ad inserire, nel compendio dei beni, anche le Antiche Terme Selinuntine e le Piscine Molinelli, che com'è noto al momento non fanno parte del patrimonio da ristrutturare con i soldi del Fondo Sviluppo e Coesione e da mettere a bando. Il consiglio comunale ha poi approvato il Bilancio consolidato. L'opposizione ha votato favorevolmente, chiarendo che non si trattava di un passo indietro rispetto alla bocciatura del Consuntivo ma solo come gesto di responsabilità, per non danneggiare l'ente e la garanzia dei suoi impegni. La seduta consiliare (ricordiamo che all'ordine del giorno c'è ancora la sostituzione di Bentivegna con Sabella nelle commissioni permanenti) tornerà a riunirsi mercoledì 13 ottobre.