Ma si sa che quando si prendono decisioni del genere poi tornare indietro rischia di essere difficile. Fatto sta che la compagnia low-cost irlandese ha deciso di lasciare la base di Trapani e per la prossima estate assicurerà soltanto quattro rotte. L'annuncio appare nel sito della compagnia low cost irlandese. Decisione, quella di Ryanair, scaturita dall'annullamento del bando di gara per la promozione delle rotte decisa da AIRGEST, l'ente gestore dell'aeroporto di proprietà della Regione Siciliana. In soldoni questa scelta si traduce con la perdita di 18 rotte tra nazionali e internazionali, per oltre un milione di passeggeri l'anno e più di ottocento posti di lavoro che adesso rischiano di essere perduti. Restano appena quattro le rotte confermate: due per le città tedesche di Baden Baden e Francoforte, una per la capitale ceca Praga e l'ultima per Bergamo Orio al Serio. L'annullamento del bando per la promozione delle rotte (significa niente soldi pubblici per la compagnia) però comporterà lo spostamento altrove dell'investimento da 300 milioni di dollari che Ryanair ha programmato nell'acquisto di nuovi aerei. Si confida che ci sia un ripensamento da parte dell'aeroporto di Trapani, ma ormai per la stagione estiva 2018 non si potrà più tornare indietro. Tutto è legato al ricorso di ALITALIA contro l'ultimo bando di promozione delle rotte che Ryanair si era aggiudicato. Ricorso accolto dal TAR, che ha bloccato le provvidenze previste. Airgest confida in un ripensamento, ma al tempo stesso il presidente Paolo Angius, di fresca nomina da parte del governo Musumeci, ha già fatto sapere che si lavorerà in favore di un incremento dei voli charter per salvare la stagione estiva e, perché no, nell'individuazione di un vettore diverso dalla compagnia irlandese. Ma per il turismo delle nostre zone si rischiano comunque gravi conseguenze derivanti dall'addio di Ryanair a Trapani, come conferma Francesco Picarella, presidente di Federalberghi di Agrigento. Per la crisi che si è venuta a creare il Governatore Musumeci ha accusato il suo predecessore Rosario Crocetta, il cui esecutivo, a suo dire, avrebbe pubblicato un bando, quello poi impugnato da Alitalia, troppo superficiale. Scelta, quella di Ryanair, definita poi capricciosa e ingenerosa. La manifestazione di protesta di oggi è organizzata dal Comitato per la salvaguardia e il monitoraggio dell’aeroporto Vincenzo Florio. A sostenere la compagnia aerea sono stati negli anni anche gli stessi comuni. Non tutti lo hanno fatto, e il presidente di Federalberghi di Agrigento è piuttosto critico anche su questo.