La commissione per il conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi del Csm ha avanzato le proposte di nomina per diversi uffici giudiziari sparsi sul territorio nazionale, tra cui anche quello saccense. La proposta unica deliberata è stata quella riguardante la dottoressa Maria Teresa Maligno, agrigentina, tuttora alla procura generale di Palermo. Questo significa che il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, quando si riunirà prossimamente, procederà alla ratifica della nomina (a questo punto ormai certa) di Maria Teresa Maligno. Nei mesi scorsi le candidature presentate da magistrati per coprire il vertice della procura saccense erano state quattro. Oltre a quella di Maria Teresa Maligno, ne erano state presentate anche da Sergio Demontis, Gianluca De Leo ed Emanuela Costa.
Dallo scorso mese di luglio la procura della Repubblica di Sciacca ha un reggente: si tratta del dottor Michele Marrone. Dopo otto anni dunque si è conclusa l'esperienza saccense della procuratrice Roberta Buzzolani, che adesso proseguirà la sua carriera presso la procura generale di Palermo, dopo essere a sua volta subentrata, otto anni fa, al dottor Vincenzo Pantaleo.
Un ruolo preminente, quello di capo di un ufficio come la procura della Repubblica di Sciacca, in un territorio che, come si ricorderà, dodici anni fa rischiò di perdere questo avamposto giudiziario nell'ambito della revisione delle circoscrizioni a quel tempo risalente. Mantenimento garantito anche grazie all'ampliamento della circoscrizione giudiziaria ad alcuni comuni del Trapanese, nella fattispecie Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa, Gibellina e Partanna. Sempre nell'attesa che possano entrare a far parte della medesima circoscrizione giudiziaria anche altri comune come quelli di Bisacquino, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana. C'è da dire che i consigli comunali dei predetti comuni hanno già approvato atti specifici in favore di questa soluzione per i loro territori, Adesioni per le quali il consiglio dell'ordine degli avvocati di Sciacca ha svolto un ruolo nel corso degli anni determinante.
Recentemente l'Ars ha approvato una legge voto che va nella direzione di sollecitare il ministero della Giustizia ad approvare l'ampliamento del bacino del tribunale di Sciacca, consentendo così agli uffici giudiziari saccensi di confermare il loro ruolo, scongiurando ipotesi di soppressione (con accentramento ad Agrigento) su cui comunque sono sempre attive alcune pressioni.