complessivamente 60 milioni di euro per i comuni finalizzati a promuovere diverse attività, da attuare nel periodo 1 giugno - 31 dicembre 2024, anche in collaborazione con enti pubblici e privati. Iniziative finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori. Per il 2024 il comune di Sciacca ha ottenuto un finanziamento di 41 mila euro, ma è il gruppo consiliare di Forza Italia oggi a evidenziare il rischio che anche quest’anno si debba restituire parte del finanziamento ottenuto, come è già avvenuto nel 2023. Sulla questione è stata presentata una interrogazione posto che nel maggio scorso il comune di Sciacca aveva approvato l’Avviso pubblico, il modello di domanda e il modello del Patto di accreditamento per la realizzazione dei centri estivi con funzione educativa e ricreativa, destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, anche in collaborazione con enti pubblici e privati con un risicato termine per la presentazione delle istanze fissato al 7 giugno. E, infatti, sulla base delle sollecitazioni ricevute da numerose associazioni, l’amministrazione aveva
diramato al Dirigente competente una nota di indirizzo finalizzata alla riapertura dei termini per consentire la più ampia partecipazione possibile. Annualmente, scrive il gruppo consiliare di Forza Italia, il mancato ampio coinvolgimento delle associazioni che avrebbero diritto alla partecipazione dei centri estivi produce restituzioni di somme finanziate e ciò si ripercuote sugli stanziamenti degli anni successivi che vanno sempre riducendosi, essendo legati alle utilizzazioni degli anni precedenti.
Al sindaco e all’assessore competente, il gruppo consiliare di Forza Italia guidato da Clelia Catanzaro, chiede se la richiesta di proroga dei termini è stata riscontrata dal Dirigente e se l’amministrazione comunale ha vigilato sul corretto svolgimento dei relativi procedimenti amministrativi sia in fase di predisposizione degli atti, che nella fase successiva del compimento delle attività. Ricordano i consiglieri forzisti come lo scorso anno, alla luce della non generale partecipazione siano stati restituiti quasi 5 mila euro e analogo rischio persista anche il 2024.