che già si registra per le prossime festività natalizie.
Per sopperire ai costi esosi che i siciliani saranno costretti anche quest’anno a sostenere per tornare a casa durante le feste, il governatore della Sicilia ha annunciato che il rimborso del 25 % in vigore già da mesi sarà incrementato al 50% durante le prossime festività, ossia da metà dicembre a metà gennaio, con la novità rilevante che sarà esteso anche ai siciliani non residenti nell’isola per motivi di lavoro. Si allarga, dunque, la platea dei beneficiari posto che, fino ad oggi, ad avere diritto al rimborso del 25% sono esclusivamente i residenti nell’isola, con il 50% previsto poi per alcune particolari categorie, tra queste quelle degli studenti fuori sede.
Si attende adesso il provvedimento, anche per capire il tetto massimo del rimborso annunciato per tutti i siciliani, seppure limitatamente al periodo natalizio. Al momento, infatti, anche quanti usufruiscono dello sconto del 50% per singola tratta possono ottenere al massimo 75 euro.
Il governo regionale, peraltro, ha dovuto incrementare lo scorso mese i fondi a suo tempo destinati a fronteggiare il caro voli. Sono stati stanziati altri 7 milioni di euro, cui adesso sono stati aggiunti ulteriori 10 milioni di euro per fronteggiare il fenomeno del caro voli. Sulla tematica torna ad intervenire anche Federconsumatori Sicilia che continua a monitorare l’andamento dei prezzi dei biglietti aerei e oggi denuncia come non sia più neanche sufficiente prenotare con largo anticipo per viaggiare spendendo il giusto. L’algoritmo delle compagnie aeree sa già quali saranno i giorni caldi e, ben prima che i posti in aereo vengano effettivamente prenotati, alza i prezzi alle stelle. Federconsumatori cita l’esempio della Pasqua 2025 con biglietti aerei che sulla tratta Milano- Trapani Birgi, ad esempio, costano ad una coppia oltre 700 euro.
"E' evidente che qui non si parla più di offerta e domanda - commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - perché non è credibile che i posti disponibili sui voli stiano già finendo, cinque mesi prima di Pasqua. Per l’associazione dei consumatori la questione deve essere risolta in modo strutturale, aumentando l'offerta e favorendo l'entrata nel mercato anche ad altre compagnie