allora assunta dal commissario Zappia di trasferire il dottor Tulumello dall'ospedale di Sciacca (quello per il quale aveva vinto un concorso di primario di Ortopedia) a quello di Agrigento. Si può dire che oggi il cerchio si sia chiuso. Perché il chirurgo ortopedico, uno dei migliori professionisti su piazza, ha firmato il contratto, e solo da oggi è il nuovo primario ufficiale dell'Ortopedia del San Giovanni di Dio.
Una posizione, quella del dottor Tulumello, che - ci sia concessa la licenza - evidentemente è stata "sanata". Conseguenza: Sciacca ora è senza primario, non solo fisicamente, ma a dirlo sono anche le carte. Il dottor Capodieci aveva detto al nostro Telegiornale che l'incarico di alta specializzazione conferito al dottor Giacomo Papotto, con il celebre artitolo 15 septies, non si sarebbe potuto affidare se l'Ortopedia di Sciacca non avesse avuto un primario. Adesso che il primario non c'è più è possibile, anche sul piano lessicale evidentemente, attribuire anche solo formalmente la definizione di responsabile del reparto al dottor Papotto. Ortopedia di Sciacca dove al momento le attività operatorie come è noto vengono garantite da un'equipe del Buccheri La Ferla.
Il caso Tulumello era ed è ancora uno dei punti dell'elenco di questioni critiche sollevate dal Comitato civico per la Salute di Sciacca, soprattutto nella motivazione che aveva indotto il management dell'Asp a spostare il primario di Ortopedia da Sciacca ad Agrigento, ovverosia: la necessità di scongiurare la possibile interruzione di pubblico servizio dopo le dimissioni in blocco di 4 dirigenti medici dal "San Giovanni di Dio", che optarono per la sanità privata. Gli ortopedici dell'ospedale di Licata rimasero dov'erano e - questa la tesi del comitato - "per scongiurare l'interruzione di pubblico servizio ad Agrigento non si è esitato un momento ad interromperlo all'ospedale di Sciacca".