che si è concluso ieri.
Incentrato sul tema “Pionieri di felicità” il Festival ha rappresentato un punto di incontro per operatori del turismo extralberghiero, imprenditori e innovatori del settore.
Il Museo Diffuso dei 5 Sensi ha portato sul palco di Rimini la sua esperienza unica con l’intervento dal titolo “Sciacca, città dei 5 Sensi, come il museo sta trasformando una comunità” ottenendo poi, come dicevamo, il premio per l’eccellenza dell’ospitalità nella categoria “Comunità e territorio”.
Durante il suo intervento, Anna Salvagio responsabile della progettazione, ha messo in luce l’impatto positivo sul piano sociale, culturale ed economico, attraverso il coinvolgimento diretto della comunità, dagli artigiani, ai produttori locali, fino alle strutture ricettive.
Caterina Sabella, mugnaia e componente della cooperativa, ha raccontato come il suo mestiere, profondamente radicato nella tradizione, sia stato trasformato in un’esperienza che coinvolge i visitatori. Come portavoce di altri artigiani ha inoltre evidenziato come il Museo Diffuso dei 5 Sensi crei un ponte tra chi vive il territorio e chi lo visita.
Infine, Desiree Li Bassi, direttrice operativa, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’accoglienza consapevole, con le strutture ricettive che non sono semplici luoghi di soggiorno, ma veri e propri punti di connessione dove si creano legami, si raccontano storie e si genera valore condiviso.
L’importanza di questa visione è stata rimarcata al Festival di Rimini anche dal giornalista Emilio Casalini che da anni racconta il caso Sciacca come esempio di turismo.