in consiglio comunale è stato quello relativo all'aggiornamento delle tariffe del contributo dovuto al comune per i permessi di costruzione. Per il resto la seduta si è caratterizzata per la trattazione, sotto forma di comunicazioni, di diversi argomenti: la questione dei mancati rimborsi agli utenti dei costi sostenuti per la fornitura sostitutiva di acqua con autobotte, il trasporto pubblico urbano (di cui ci occupiamo in un altro servizio), la revoca del bando per provare a reclutare, con il meccanismo dell'incarico previsto dall'articolo 110, un nuovo dirigente nel settore Affari generali. Settore che al momento viene gestito ad interim dal segretario generale.
Quest'ultimo punto ha riaperto il dibattito politico sulle difficoltà all'interno della coalizione che amministra la città di Sciacca. La giunta guidata da Fabio Termine è stata accusata da più parti di avere fermato tutto, e di averlo fatto addirittura poco prima che i termini scadessero, su richiesta del Pd. I cui vertici avrebbero lamentato espressamente di non essere stati coinvolti dal sindaco in questo percorso. "Il primo cittadino ormai conta quasi zero", ha detto Giuseppe Catanzaro. Che ha invitato Fabio Termine, con il quale aveva condiviso il percorso di Mizzica salvo poi allontanarsene, di riprendere in mano le redini della coalizione. Fabio Leonte ad inizio seduta aveva evidenziato che in assenza del sindaco in aula alcune comunicazioni non si sarebbero potute affrontare, e tra queste quella politica. "La città è ormai senza giunta e allo sbando", hanno accusato dai banchi dell'opposizione. Sull'incarico ex articolo 110 Brucculeri ha ipotizzato una possibile responsabilità da parte dell'amministrazione, considerato che la precedenza nella selezione di un incarico di questo tipo dovrebbe essere data comunque agli interni.
Tra gli altri argomenti sollevati anche quello della mancata predisposizione, ad oggi, del bando di alienazione dei beni comunali. Su Acqua ed Aica l'opposizione è tornata ad attaccare l'amministrazione, facendolo con sfumature diverse, in ordine al fatto soprattutto che il sindaco della seconda città della provincia di Agrigento di fatto non riuscirebbe a farsi rispettare, sia sulla questione dei mancati rimborsi (sollevata già ieri mattina al nostro Tg da Blò e Brucculeri) sia per la mancata attivazione della celebre convenzione per effettuare i lavori di manutenzione della rete idrica al posto di Aica. Alessandro Curreri ha fatto notare che i debiti nei confronti di Sicilacque rischiano di essere spalmati sulle prossime bollette a carico degli utenti. Su proposta di Fabio Leonte gli schieramenti hanno deciso di sospendere la discussione e di condividere un ordine del giorno unitario, che sarà elaborato a breve.
Un durissimo scontro si è infine registrato tra il consigliere comunale Ignazio Bivona e l'assessora alle Politiche sociali Agnese Sinagra. Sullo sfondo: i recenti fatti di cronaca, dalle scorrerie in centro storico con danni ai vasi di ceramica di via Roma alla recente aggressione alla stazione dei bus ai danni di un minore. Bivona ha chiesto in che modo l'amministrazione si ponga di fronte a fenomeni sempre più preoccupanti, che evidenziano un chiaro allarme sociale. L'assessora Sinagra ha risposto sostenendo che nelle considerazioni non ci si può basare solo sulle notizie giornalistiche. Bivona, e anche Bellanca hanno respinto l'accusa surrettizia di avere fatto della speculazione politica, accusando l'assessora Sinagra di arroganza. Valeria Gulotta ha ricordato come il sindaco dopo le scorrerie in via Roma abbia convocato le forze dell'ordine, sottolineando anche che l'episodio alla stazione dei bus è stato successivo a quell'incontro. Daniela Campione è intervenuta difendendo l'assessora Sinagra e parlando di ambiente ostile in consiglio comunale.
I lavori sono stati aggiornati a giovedì 28 novembre.