ha come focus principale la vicenda delle grotte vaporose di San Calogero, nuovamente chiuse da diverse settimane dopo l’esperienza positiva della gestione da parte del Museo Diffuso dei 5 Sensi che ha consentito negli ultimi anni di far fruire questo importante bene della città di Sciacca. La restituzione delle chiavi al commissario liquidatore Carlo Turriciano è stato oggetto di discussioni in città ed anche il Consiglio Comunale aveva sollecitato l’amministrazione comunale a chiedere alla Regione di tornare a consentire la gestione temporanea delle stufe sul Monte Cronio da parte del Museo dei 5 Sensi in attesa che venga definito il processo di riqualificazione delle Terme di Sciacca. L’incontro di domani sarà, dunque, determinante in tal senso, ma potrebbe anche essere l’occasione per approfondire con la Regione anche gli aspetti legati ad una riapertura e riutilizzo del complesso San Francesco o del parco termale.
Sarebbe un ulteriore e importante segnale nel contesto del progetto finalizzato alla riapertura delle Terme sul quale il presidente Renato Schifani si è speso personalmente, prima individuando le risorse necessarie (60 milioni di euro per Sciacca, altri 30 per Acireale) nell’ambito dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione e poi dettando una roadmap ai dipartimenti regionali interessati costituendo un tavolo tecnico per verificare il superamento degli obiettivi fissati. Il prossimo riguarda l’avviso ai possibili partner privati dell’investimento sulle due stazioni termali siciliane ai quali affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali. L’ultima dichiarazione del presidente Schifani sulle terme è di pochi giorni fa, nell’ambito dell’assemblea dei giovani imprenditori di Confindustria Sicilia. Ho accolto l’utile suggerimento di Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars, per riattivare le terme di Sciacca e Acireale, un progetto che mi ha convinto e sul quale da mesi ormai lavoriamo senza sosta, ha detto il presidente della Regione, ribadendo la convinzione che entro la fine della legislatura l’obiettivo sarà centrato. Di rilancio delle Terme di Sciacca si è parlato sabato scorso in città su iniziativa promossa dal Rotary Club presieduto da Roberto Barrile al circolo Garibaldi. Con i contributi, tra gli altri di Ignazio Cucchiara e Damiano Abate, è stato ripercorso il lungo periodo del declino, dalla chiusura nel 2015, alle battaglie portate avanti per arrivare adesso ad un progetto finalizzato alla riapertura. “RisolleviAmo Sciacca” è stato il tema del convegno che oltre alle Terme ha riguardato anche la sanità, la necessità di difendere l’ospedale “Giovanni Paolo II”.