da aggiungere ai 17 già esistenti, 24 biodigestori, 11 nuove piattaforme di recupero e raffinazione che si aggiungeranno agli impianti per il trattamento meccanico biologico e poi le discariche, nelle quali conferire tutto quello che non può essere differenziato o riciclato. E’ quanto prevede il nuovo piano di gestione dei rifiuti approvato la scorsa settimana dal governo Schifani ed al centro oggi della contestazione a Palermo di associazioni e comitati che, addirittura, intendono impugnare il provvedimento. Una politica, quella sui rifiuti, che non viene condivisa soprattutto per il progetto relativo ai due termovalorizzatori, anche se il piano approvato dalla giunta regionale punta anche ad aumentare due tipi di strutture: gli impianti di compostaggio e i biodigestori. Sono previsti, infatti, 14 nuovi impianti di compostaggio da aggiungere ai 14 già attivi, uno dei quali si trova a Sciacca. Tra i nuovi siti individuati ci sono anche le sole minori: Lampedusa, Lipari e Pantelleria, ma anche Trapani, Calatafimi-Segesta, Custonaci, Marsala e Castelvetrano.
Per ciò che concerne i biodigestori si dovrebbe passare dagli attuali 4 a 24 impianti. Tra i nuovi siti individuati quattro sono in provincia di Agrigentino: a Casteltermini, Ravanusa, Aragona e Montallegro.
Si punta poi sulle piattaforme di recupero e raffinazione, ne sono previste 11, che andranno ad aggiungersi agli otto impianti di trattamento meccanico-biologico esistenti. I nuovi impianti sono previsti a Sciacca e Ravanusa nell’agrigentino, a Trapani e a Castelvetrano. Il nuovo impianto a Sciacca si inserisce nel contesto del progetto già finanziato e in fase di appalto per l’ampliamento della discarica di contrada Saraceno Salinella.