sia capace di dialogare con gli organismi provinciali e regionali, per elaborare strategie e programmare interventi e misure (anche economiche), immediate per contrastare la crisi idrica che non è affatto cessata con la fine dell'estate.
E' Sciacca Turismo ad esprimere forte preoccupazione per le modalità con le quali continua ad essere erogato il servizio idrico in provincia di Agrigento e per le prospettive a lungo termine per l'attivazione delle misure emergenziali adottate dagli organismi regionali. In una lettera trasmessa al sindaco ed al presidente del consiglio comunale di Sciacca, l'associazione che raggruppa gran parte delle strutture extralberghiere della città invoca un autorevole intervento delle istituzioni cittadine per affrontare un problema che non si è affatto risolto con la conclusione della stagione estiva.
“Siamo consci della gravità della situazione determinata dalla siccità che colpisce la Sicilia – dice il presidente Ezio Bono – ma abbiamo la sensazione che ci attendono mesi di ulteriori difficoltà, non solo per l'assenza di precipitazioni, ma anche per la mancata adozione a breve termine di adeguate contromisure. Abbiamo appreso, prosegue la nota di Sciacca Turismo, di risorse straordinarie arrivate alla Regione Siciliana dal governo nazionale, della realizzazione di nuovi impianti e della riattivazione del dissalatore di Porto Empedocle, ma tutto questo diventerà una realtà a giugno e non si tiene in considerazione la necessità che le imprese turistiche devono cominciare a programmare la nuova stagione a partire dal prossimo mese di marzo”.
Al sindaco e al presidente del consiglio comunale, Sciacca Turismo chiede di farsi portavoce, nei confronti degli enti regionali, degli organismi interessati nonché degli esponenti politici del territorio, di un confronto per comprendere quali misure adottare nell’immediato per garantire servizi idonei in un territorio che vede la propria economia basata sul turismo e sull'indotto che il turismo determina.