per l’istituzione del Parco Nazionale dei Monti Sicani. L’area interessata è quella dei comuni di Bivona, Burgio, Cammarata, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina e Sambuca di Sicilia. La proposta normativa evidenzia il valore ambientale dell’area dei Monti Sicani, già ampiamente attestata sul piano scientifico, come convalidato da strumenti di tutela internazionale fin dal 1991. “La salvaguardia di quel patrimonio – dice la Iacono – non può essere lasciata alla sola competenza della Regione Sicilia che, di fatto, dopo la soppressione del parco regionale a seguito di una sentenza del Tar nel 2019, e la contestuale formazione di un comitato per la predisposizione di una nuova proposta di istituzione, non ha ancora concretizzato alcun provvedimento in merito. I Monti Sicani rientrano nelle aree interne, zone caratterizzate da svantaggi geografici, sociali ed economici, ma ricchi di notevoli risorse ambientali, culturali e naturali ed agro-alimentari, e hanno grandi potenzialità turistiche ed economiche. Aree per le quali la politica di coesione dell’Unione Europea prevede strumenti finanziari per migliorare l’accessibilità, promuovere e sviluppare le attività economiche connesse al patrimonio esistente, incentivare l’uso delle risorse e incoraggiare il turismo sostenibile. La mia proposta di legge che intende istituire il Parco Nazionale dei Monti Sicani, conclude Giovanna Iacono, nasce dall'esigenza di tutelare e valorizzare la straordinaria ricchezza naturalistica, paesaggistica, idrografica, archeologica e storica dei luoghi in questione, e di dotarlo di una gestione e di contributi adeguati, dati dall’opportunità di entrare nella rete dei Parchi nazionali.