la sottoscrizione del provvedimento che sancisce l'ingresso ufficiale del porto di Sciacca all'interno dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale. A firmarlo saranno il presidente dell'organismo Pasqualino Monti e l'assessora al Territorio e Ambiente Giusy Savarino. A dare la notizia è oggi al nostro Telegiornale il deputato regionale e capogruppo del Pd all'Ars Michele Catanzaro. Che parla di risultato molto importante, conseguito anche nell'ambito di un impegno generale e senza distinzioni politiche della direzione di queto obiettivo condotto anche dal comune di Sciacca.
In effetti quello nell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale è un approdo fondamentale per il territorio, che si inquadra in una gestione autonoma dei porti siciliani all'interno dei quali sono previsti finanziamenti assai significativi per le municipalità che ne fanno parte, nell'ottica di un miglioramento delle infrastrutture ma anche di un potenziamento (e della realizzazione per chi ne è sfornito), di quella portualità turistica che da anni è un po' una sorta di nervo scoperto per il territorio saccense. Solo per dare un'idea: è stato grazie ai 600 milioni di euro stanziati proprio dall'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale che nel porto di Palermo è stato realizzato il cosiddetto molo trapezoidale, il terminale per le crociere costruito all'interno di un più ampio intervento di rigenerazione urbana inserito nel piano industriale da un miliardo di euro varato nel 2018.
L'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale è una delle sedici autorità portuali nate nel 2016, nell'ottica di uno snellimento delle procedure, miglioramento dell’efficienza, aumento della capacità di creare occupazione e sviluppo economico, sostenendo la cooperazione tra porti geograficamente vicini sono alcuni degli obiettivi propri del nuovo assestamento. Il porto di Sciacca andrà a far parte del raggruppamento composto al momento dai porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, Licata e Gela. La questione fu anche uno degli ultimi argomenti di cui si occupò anche l'ex senatore Rino Marinello, che lo vide impegnarsi affinché anche Sciacca entrasse a far parte dell'Autorità portuale, obiettivo a suo tempo raggiunto dal porto di Licata.
Il 2024 si accinge a concludersi dunque con una notizia di straordinaria importanza per il territorio saccense, che permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo. L'Autorità gestisce finanziamenti in assoluta autonomia, perché è stato proprio questo lo spirito della creazione di questi organismi, in un ambito di procedure snelle e agevoli. A questo punto sarà l'Autorità ad avere un ruolo decisivo nel varo di quel Prg del porto del quale, stando a quanto denunciato più di una volta dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia Calogero Bono, sarebbe stato "dimenticato" dall'amministrazione.
Intanto si continua ad attendere la soluzione al problema che impedisce ad oggi la ripresa dei lavori di ampliamento della banchina Riva Nord del porto di Sciacca per un importo di oltre sei milioni di euro. Il contenzioso con la prima impresa appaltatrice obbliga la Regione a indire una nuova gara d'appalto, come recentemente hanno fatto sapere i consiglieri Bono e Cognata dopo avere appreso notizie con gli assessori regionali Aricò e Savarino.