La fermata del bivio Gulfa, situata in territorio comunale di Santa Margherita,
è uno snodo centrale per i numerosi pendolari dell'area del Belice, che quotidianamente utilizzano la sosta garantita dalla compagnia di autobus Gallo Sais lungo la statale 624 Sciacca-Palermo.
Studenti e lavoratori che hanno bisogno di andare nel capoluogo raggiungono l'area in auto per, poi, parcheggiare e completare il tratto in tutta sicurezza a bordo del pullman.
Sono almeno una ventina ogni giorno i transiti di autobus (tra andata e ritorno), con fermate puntuali per prendere in carico o fare scendere dal bus i viaggiatori.
Si torna a parlare di questa fermata e delle sue criticità perché la zona è completamente al buio.
Situazione che, stando a quanto si apprende, ha visto l'autista di una delle corse ieri sera sostare più a lungo per permettere ad una passeggera, appena scesa, di attendere in sicurezza la persona che di lì a poco sarebbe passata a prenderla in auto per riportarla a casa.
L'area poteva essere illuminata soltanto grazie ai fanali del mezzo.
Un disservizio grave, perché la fermata in questione in effetti sarebbe dotata di un sistema di illuminazione autonomo alimentato da pannelli fotovoltaici.
Eppure spesso questo sistema non è funzionante. Cosa che si è verificata anche ieri.
Ma l'occasione delle scorse ore si è rivelata utile anche a tornare a parlare dello stato di vetustà in cui versa la pensilina presente. E così, se è necessario ripararsi dalla pioggia, la cosa diventa impossibile.
Si potrebbe ritenere necessario intervenire su quella che è una stazione a tutti gli effetti che, dunque, meriterebbe maggiore attenzione.
Il punto è però che non più tardi di un anno fa, con i fondi del Gruppo di Azione Locale Valle del Belice, era stato approvato un progetto ed erano stati perfino aggiudicati i lavori di riqualificazione del casello della ex stazione ferroviaria Gulfa.
Lavori ultimati ma la stazione continua ad essere inaccessibile ai viaggiatori.
La conseguenza è che i pendolari provenienti da Menfi, Montevago, Sambuca, Santa Margherita ma anche altri comuni un po' più lontani, devono fruire di un servizio così fondamentale senza la possibilità di disporre di un tetto o di un'illuminazione che sia puntuale, per non parlare della mancanza di un'area deputata per il parcheggio della propria vettura che si utilizza come straffetta.
D'altronde quella è una strada statale, con tutti i pericoli che ne possono derivare.
Lo stesso biglietto di viaggio deve essere staccato il giorno prima. La zona della Gulfa al buio completa un quadro a dir poco desolante della situazione per la quale, evidentemente, si confida in un intervento tempestivo da parte di chi ha l'autorità per farlo.