dunque diventa un nuovo assessore della giunta Termine. Prende il posto di Salvatore Mannino. Nei confronti del quale, non essendo intervenute sue dimissioni, il sindaco Termine formalizzerà la revoca.
Alessandro Curreri, consigliere comunale, entra a far parte come assessore della Giunta municipale di Sciacca. Prende il posto di Salvatore Mannino assessore dal giugno del 2022. Con propria determina, il sindaco Fabio Termine ha formalizzato oggi l’avvicendamento. Il comunicato ufficiale è arrivato dopo le 13 di oggi. Il nostro sito online aveva anticipato la notizia già dalla prima mattinata. Nei confronti di Mannino, non essendo intervenute le sue dimissioni volontarie (e questo ha un indubbio significato politico), il primo cittadino ha formalizzato la revoca. Revoca sulla quale Fabio Termine chiarisce: "Non è un giudizio sulla persona e sull’amministratore, l’avvicendamento con il consigliere Alessandro Curreri rientra in un percorso di coinvolgimento nell’Amministrazione comunale dei rappresentanti di tutte le forze politiche che due anni e mezzo fa hanno aderito al progetto". Mannino che, dunque, esce di scena, una vicenda che sicuramente alimenterà il dibattito. Non sono sfuggiti ai più, infatti, il silenzio e la sua stessa assenza fisica dai banchi dell'amministrazione nelle ultime sedute consilari. Sembra palpabile il suo disappunto per una dinamica politica che, secondo indiscrezioni, non ritiene essere stata corretta, soprattutto perché in campagna elettorale Mannino rinunciò alla sua candidatura a sindaco, che sembrava certa, convergendo sul progetto di Fabio Termine. Non è superfluo aggiungere che pur essendo un rappresentante del centrosinistra, Mannino non ha ritenuto nel frattempo di aderire ad alcuna forza politica, e non aveva sostegni tra gli scranni consiliari. Tutte queste cose hanno un loro peso nella vita politica.
Curreri riceve al momento le deleghe di Mannino, che sono Pubblica istruzione e Cultura. Sembra certo che ci sarà una rimodulazione dei carichi di lavoro agli assessori. L'esponente del Movimento 5 Stelle avrebbe chiesto di occuparsi anche di emergenza abitativa, delega appartenuta prima ad Agnese Sinagra e più recentemente ad Antonino Certa. E a proposito di Certa, sembra essere slittata la sua sostituzione. Questa parte della questione politica si inqudra infatti all'interno del rapporto tra il Partito Democratico e il sindaco Fabio Termine. Si sa per certo che il Pd punta sul suo segretario provinciale Simone Di Paola. Un nome su cui politicamente bisogna fare una riflessione. Stiamo parlando infatti di un politico esperto ed autorevole, una prima scelta del Pd, non una personalità qualsiasi. Si sa per certo che anche Fabio Termine guarda a questo arrivo con interesse, per tante ragioni. Ma la nomina di Di Paola deve inquadrarsi all'interno di un confronto che non si è ancora concluso. Sì, perché i Dem chiedono al primo cittadino un impegno a garantire una maggiore visibilità all'interno dell'amministrazione. Non subito, ma entro due-tre mesi il sindaco deve garantire al Pd un terzo assessore. Una richiesta che potrebbe avere irrigidito il sindaco, soprattutto nell'ottica di uno scenario che, per fare posto ad un terzo assessore del Pd, bisognerà estromettere dalla giunta uno degli assessori che fanno riferimento a Mizzica o alla sua parte politica. Una specie di resa dei conti che scaturisce dal fatto che, oggi, Mizzica in consiglio comunale è rappresentata solo da Daniela Campione e, di conseguenza, la sua delegazione in giunta sarebbe sovradimensionata. Discorso che adesso potrebbe anche interessare lo stesso Salvino Patti, eletto con Fabio Termine Sindaco (la lista di appartenenza di Alessandro Curreri). Nelle scorse ore i vertici del Pd di Sciacca si sono riuniti per fare il punto della situazione. Si supponeva che la trattativa fosse a buon punto, immaginando che i due innesti in giunta sarebbero stati annunciati contestualmente. Cosa che invece non è accaduta. E siccome nel linguaggio politico si tiene conto sia di quello che succede che di quello che non succede, il rinvio dell'ingresso di Simone Di Paola nell'amministrazione cittadina sembra la risposta di Fabio Termine ai desiderata del gruppo che fa capo a Michele Catanzaro. Tutti temi appetibili per un'opposizione consiliare che naturalmente è pronta a far emergere tutte queste contraddizioni (vere o presunte).