non è ancora in possesso del Cin. Una situazione che rischia di causare notevoli danni economici. Oggi il Presidente di Sciacca Turismo, Ezio Bono, richiama un intervento urgente delle istituzioni e della politica regionale per evitare che il comparto turismo nel territorio, ma anche in ambito regionale, subisca un duro colpo.
Il prossimo 1 gennaio scade il termine imposto dal Ministero del Turismo per ottenere il CIN (Codice identificativo nazionale) che introduce parametri omogenei su base nazionale, con l'effetto di semplificare l'attività degli operatori, tutelare i turisti, agevolare la collaborazione tra istituzioni e imprese e tra il Ministero e le autonomie locali. Ad ogni struttura ricettiva viene associato un Codice Identificativo Nazionale.
In Sicilia è giè operativo il Codice identificativo regionale ma per problematiche di carattere burocratico (incrocio dati a livello provinciale, regionale e nazionale) la metà di queste strutture non sono fino ad oggi riuscite a trasformare il loro Codice Regionale in Codice Nazionale.
Ciò comporta seri rischi per l'economia siciliana. Le principali piattaforme web di affitto turistico, come Airbnb e Booking, si sono adeguate alla normativa del CIN ed entrambe richiedono ai proprietari di inserire il Codice all'interno dell'annuncio, rendendolo visibile per garantire trasparenza ai clienti. Le piattaforme, in base al decreto legge del 18 ottobre, bloccheranno gli annunci sprovvisti di CIN non consentendo più di prendere prenotazioni a chi ne aveva diritto, con il rischio di causare danni anche agli ospiti che hanno confermato e pagato prenotazioni il cui check in sarà nel 2025.
Molte strutture lamentano inoltre di aver inviato richieste di supporto e di chiarimento agli uffici provinciali e regionali senza ricevere risposte adeguate.
“Dopo l'1 gennaio le strutture turistiche che non hanno ancora il Cin verranno escluse dalle piattaforme – dice Ezio Bono - e il danno economico sarà rilevante. Da qui l’appello alla politica, a sostenere una battaglia che è anche di tutta l’economia siciliana. Al governo regionale viene chiesto di intervenire con urgenza richiedendo una proroga visto che i tempi per risolvere le problematiche attuali sono ridotti.