Le indagini sono svolte dai carabinieri della locale Tenenza intervenuti ieri mattina, unitamente ai Vigili del Fuoco, a seguito dell’incendio appiccato all’autovettura di proprietà del commissario Emanuele Caruana. La Fiat Tipo station vagon era parcheggiata nei pressi del comando, in via Brunelleschi ed è stata incendiata in pieno giorno e in una zona piuttosto transitata. Sul cofano è stata rinvenuta la bottiglia contenente il liquido infiammabile utilizzato per mettere a segno il grave atto intimidatorio. Al commissario della Polizia Municipale Emanuele Caruana è arrivata immediatamente la solidarietà del sindaco di Ribera. Questo gesto vile e inaccettabile non solo colpisce un servitore della pubblica amministrazione, ma rappresenta un attacco all’intera comunità di Ribera, aveva dichiarato Matteo Ruvolo. Solidarietà espressa ieri anche dal presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Angileri per quello che ha definito un gesto ignobile, che non solo colpisce un uomo che ogni giorno si dedica al servizio della comunità, ma che costituisce anche un grave attacco alla legalità e al rispetto delle istituzioni.
Un grave episodio che varca i confini del comune di Ribera e innesca anche una riflessione sull’esposizione cui sono sottoposti gli agenti in servizio. A condannare il grave atto intimidatorio ai danni del Commissario della Polizia Municipale di Ribera è stato questa mattina il comando di Polizia Municipale di Sciacca, con Salvino Navarra che ha espresso solidarietà e vicinanza ai colleghi riberesi per la tenacia e la perseveranza con cui svolgono il servizio, in un territorio complesso e fortemente a rischio come quello di Ribera e nonostante la massiva carenza di unità nel proprio organico. Il commissario della Polizia Municipale di Sciacca ha voluto denunciare, in questa occasione, la situazione di tutti i comandi di PM della provincia di Agrigento che è diventata preoccupante e insostenibile, considerato che il personale all'interno dei comandi ha superato la soglia del 50% di carenza in organico.
Pochi agenti, chiamati a svolgere innumerevoli servizi e in territori difficili. Per questo motivo il commissario Navarra solleva la questione e chiede un urgente intervento con il Prefetto di Agrigento.