mini impianti di desalinizzazione, pozzi e recupero delle acque reflue. La Commissione Bilancio dell’Ars ha votato favorevolmente all'unanimità la proposta del governo di rimpinguare il finanziamento di 15 milioni di euro, approvato nell'ambito della legge regionale dello scorso luglio, aumentato successivamente a 17 milioni e 500 mila euro, che prevedeva misure straordinarie per contrastare la siccità che ciclicamente e sempre più di frequente colpisce l'agricoltura e la zootecnia dell'Isola. Lo evidenzia il capogruppo della Dc Carmelo Pace. Adesso spetta al Parlamento Siciliano approvare il provvedimento esitato in Commissione. Con questa significativa integrazione, aggiunge il deputato Pace, si potrebbe disporre complessivamente di 37 milioni e mezzo di euro e far fronte alle tremila domande di contributo già pervenute da parte degli agricoltori. La dotazione finanziaria consentirebbe, infatti, di soddisfare tutte le istanze pervenute e per un massimo del 60% dell'importo richiesto – aggiunge il capogruppo della DC - auspicando che l’Assemblea Regionale Siciliana voti favorevolmente l’incremento di 20 milioni di euro e possa anche, qualora ve ne sia la possibilità, rimpinguare ulteriormente il capitolo, consentendo così di aumentare la percentuale di contributo per ogni singolo agricoltore.
Intanto le piogge degli ultimi giorni, con le previsioni meteo che confermano questo trend anche per le prossime ore, hanno avuto un impatto positivo sui livelli dell’acqua nei principali invasi dell’isola. Un significativo aumento ha registrato la diga Ancipa, ma nel territorio agrigentino ci sono buone notizie anche per la diga Castello. Secondo i dati aggiornati a questa mattina nell’invaso del territorio di Bivona ci sono 4 milioni e 472 mila mc di acqua, nelle ultime ore l’incremento è stato di 112 mila mc, di 173 mila nelle ultime 72 ore.
Non è il caso di considerare minimamente superata l'emergenza siccità. La situazione era e rimane drammatica. Le piogge degli ultimi giorni stanno unicamente scongiurando il pericolo di vedere esaurire le ultime scorte di acqua.