l'Ortopedia dell'ospedale di Sciacca si era ridotta ad un centro di smistamento di pazienti negli altri ospedali, attività garantita dal personale infermieristico, la cui responsabile è la caposala Eleonora Scerra. E invece sono passate appena poche settimane da quando il reparto è tornato alla sua attività regolare. È dallo scorso 16 ottobre che al lavoro in corsia c'è un'equipe giovane e competente, capeggiata dal dottor Giacomo Papotto, chirurgo ortopedico catanese nominato dal manager Giuseppe Capodieci con il celebre incarico di alta specializzazione. Le definizioni sono importanti sul piano formale, ma non possono impedire di considerare il dottor Papotto come un primario vero e proprio. Un ruolo da lui assunto al posto del dottor Tulumello, originariamente vincitore di concorso a Sciacca ma la cui posizione al vertice del reparto al San Giovanni di Dio è stata recentemente definitivamente "sanata". Dopo quello che è accaduto c'è ancora chi ritiene che al "Giovanni Paolo II" l'Ortopedia non sia in funzione. E invece non è così. E il dottor Papotto ha sentito il bisogno di evidenziarlo al nostro microfono.
Il dottor Papotto ha chiesto e ottenuto la nomina di altri quattro medici, tutti con un curriculum di alto livello. Ma il loro incarico scade il 31 dicembre. L'Asp di Agrigento sicuramente scongiurerà il rischio di una nuova impasse. Mentre si appresta a concludersi la convenzione con i medici del "Buccheri la Ferla" capeggiati dal dottor Leonarda, che dopo quelli del Civico di Palermo del dottor Franco Raso hanno garantito le sedute operatorie.
Il dottor Papotto si è trasferito a Sciacca armi, bagagli e famiglia. A voler significare che la sua potrebbe anche essere una presenza duratura, ancorché il suo incarico al momento scadrà il 15 ottobre del 2026. E siccome anche la comunicazione è importante, la rediviva Ortopedia ha anche un logo, con protagonista Agatocle con lancia in resta, simbolo della città di Sciacca.