docente universitario e tra i massimi esperti di sempre nel campo dell'ingegneria idraulica scomparso nel 2017, per la costruzione di quella che il mondo agricolo ha battezzato e riconosce con la denominazione di "Diga Valentino". Un invaso artificiale, quello immaginato dal professore Quignones, da far ricadere nel comprnsorio dei territori comunali compresi tra Burgio, Calamonaci, Chiusa Sclafani e Villafranca Sicula che sarebbe in grado di contenere fino a 30 milioni di metri cubi d'acqua, permettendo il convogliamento dei risorsa dei torrenti Landro e Valentino per l'appunto. Un progetto tuttora di massima all'epoca consegnato all'Esa ma mai portato avanti. Al nostro Telegiornale il figlio del professore Quignones, Alfredo, anche lui ingegnere idraulico.
Un progetto che potrebbe essere recuperato anche nella prospettiva di cominciare a dotare il territorio di nuove infrastrutture per guardare ad un futuro in cui la siccità sia uno scenario da fronteggiare con più strumenti a disposizione. Tanto più che all'Ars recentemente sono stati inseriti nella legge di bilancio cinquecentomila euro, su emendamento di Carmelo Pace, per finanziare lo studio di fattibilità di un nuovo invaso sul fiume Verdura. Perché dunque non considerare l'ipotesi di recuperare il progetto Quignones?