Superata l'emergenza legata al rischio che venissero aboliti gli sgravi contributivi, per fortuna poi mantenuti dopo lo stato di agitazione del settore proclamato a livello nazionale, restano sul tappeto i problemi legati alle rigide norme comunitarie che riguardano il settore. Una protesta che va avanti da diverse settimane, con la marineria che nei giorni scorsi ha anche manifestato tutte le proprie difficoltà e preoccupazioni nel corso di un incontro con il comandante del Circomare. Tra controlli continui e incessanti cui sono sottoposti e multe e sanzioni elevatissime che vengono applicate, sono in molti a sostenere che, andando avanti di questo passo, non si può più lavorare. Ovviamente si tratta di iniziative che l'ufficio è tenuto a svolgere nel rispetto delle normative vigenti. C'è però rabbia e anche esasperazione tra gli operatori della pesca che oggi hanno deciso di incrociare le braccia e di recarsi al Comune. Non si tratta di una manifestazione organizzata o di uno sciopero vero e proprio bensì di una sorta di protesta silenziosa in attesa di conoscere le conclusioni dell'incontro che proprio questa mattina il sindaco di Sciacca Francesca Valenti ha avuto con il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo Sebastiano Sgroi all'interno del palazzo municipale per affrontare la questione.