che aveva portato alla scoperta di un vero e proprio arsenale all'interno della sua abitazione.
La sentenza è stata emessa ieri sera a conclusione del processo che si è celebrato con il rito abbreviato al Tribunale di Sciacca. Il pubblico ministero Carlo Boranga aveva chiesto per l'anziano, che si trova agli arresti domiciliari, la condanna a cinque anni e quattro mesi. Il giudice Rosario Di Gioia ha ridotto la pena a tre anni e otto mesi. Gennaro è stato difeso dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro.
A suo carico vi è un altro processo al Tribunale di Sciacca scaturito da altri sequestri precedenti il blitz del gennaio scorso che era stato effettuato dai militari con l'ausilio di unità cinofile e metal detector e aveva portato alla coperta di 12 pistole semiautomatiche e revolver, un fucile di fabbricazione artigianale ed oltre 400 cartucce.
Le pistole erano nasconte in vari punti del casolare nelle campagne di Sciacca, alcune dentro dei calzini, altre dentro un paio di stivali, altre ancora all'interno di un barattolo di vernice. Al momento dell'irruzione e della perquisizione personale una delle pistole era stata trovata nella giacca che Gennaro indossava in quel momento.
Persino nella cuccia del cane , i carabinieri, avevano scovato centinaia di munizioni di diverso calibro, numerosi caricatori e un kit per la pulizia delle armi perfettamente efficienti che erano state già inviate ai carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per le successive verifiche ed analisi balistiche.