per fronteggiare la quale l'assessore Leonte ha puntato sul meccanismo della 'vendita di cosa futura', sembra ormai destinata a finire in tribunale. L'impresa saccense Edilpa, presentatrice nel 2017 di un project financing per la realizzazione di 973 nuove tombe, dopo la richiesta di annullamento dell'avviso, in uno col disappunto per non avere mai ricevuto neanche una risposta (né positiva né negativa rispetto alla propria istanza), ha deciso di diffidare e mettere in mora il comune di Sciacca. Lo ha fatto rivolgendosi ad un legale, l'amministrativista Calogero Marino.
Nella nota di diffida e messa in mora l'amministratore della Edilpa Antonino Pillitteri considera illegittimo l'avere pubblicato un bando per la concessione di loculi comunali malgrado la sua proposta, all'interno di un iter procedurale mai interrotto né concluso. "Tuttavia - fa notare Pillitteri - sussiste l'obbligo per le amministrazioni di definire con un provvedimento espresso i procedimenti di project financing, come peraltro di recente ha ribadito dalla stessa Autorità Anticorruzione".
Insomma: il comune è sempre obbligato a pubblicare i provvedimenti conclusivi di procedure di valutazione di proposte per la realizzazione della finanza di progetto. Cosa che, stando a quanto denuncia la Edilpa, sul proprio project financing non è stata fatta. Ribadisce, la Edilpa, che la sua proposta era più conveniente per la cittadinanza e il pubblico erario rispetto alle condizioni previste dal recente avviso, che peraltro ha quasi centrato l'obiettivo iniziale dell'acquisto di mille loculi. Si riferisce, la società privata, al prezzo medio di vendita su 5 file di 1.630 euro cadauno oltre Iva del 10%, consentendo ai cittadini meno abbienti di potere acquistare un loculo nelle file più alte ad un prezzo più basso, a differenza dei 2.500 euro per tutti (indipendentemente dalla fila) stabilito nell'avviso oggetto di contestazione. Quel project financing stabiliva anche la cessione di 70 loculi al comune di Sciacca nonché l'asfaltatura delle strade e la realizzazione della viabilità di servizio. La Edilpa fa notare infine che la sostanziale cessione di tutti i loculi per i quali si è fatto ricorso alla vendita di cosa futura, renderà impossibile fare fronte alle eventuali sopravvenute esigenze emergenziali. In soldoni: per i prossimi defunti, le cui famiglie non avevano acquistato uno dei mille loculi previsti nel bando, il comune rischierà di non poterli seppellire, e dunque il deposito continuerà a pullulare di bare. Per non parlare infine della necessità di restituire il centinaio di tombe ancora oggi requisite a confraternite e associazioni. La Edilpa ribadisce le sue ragioni per le quali il bando va annullato e annuncia che ricorrerà all'autorità giudiziaria per la tutela dei diritti soggettivi ed interessi legittimi.