Una lista forte con un progetto chiaro, su cui chiedere la convergenza degli altri schieramenti. Obiettivo: valorizzare due o al massimo tre punti programmatici.
Ad esempio: Terme, ospedale, turismo. Niente più promesse, però, ma atti concreti. E per atti concreti si intendono le norme scritte nero su bianco in Gazzetta ufficiale. È questo lo scenario che fa da sfondo al progetto di Michele Ferrara, Ignazio Messina, Mario Turturici, Salvatore Monteleone e Santo Bono. Ieri sera c'è stata una riunione operativa. La sfida è alle coalizioni a sottoscrivere lo stesso loro impegno, firmandolo addirittura col sangue. Questa l'intensa metafora a cui si fa ricorso per dare forza a questa iniziativa. Si sa che la coalizione di centrodestra guarda con molta attenzione a questo raggruppamento. Ma non è detto che l'operazione non si possa concludere anche con l'altro schieramento, malgrado le modalità di individuazione di Francesca Valenti non siano state del tutto condivise. Attenzione, però: Messina, Turturici, Ferrara, Monteleone e Santo Bono sono pronti, con la loro lista, anche a correre da soli, con un proprio candidato a sindaco, pur consapevoli di tutte le difficoltà. Turturici è colui che più di altri ha tentato la carta della grande alleanza, anche azzerando le scelte già fatte. Ecco perché al momento sembra più facile un'adesione al progetto di centrodestra, ma in politica non c'è mai nulla di scontato. Anche perché l'ex sinadco continua a dire che occorre superare i rigidi steccati degli schieramenti. Centrodestra che, in attesa di un incontro con questo gruppo, al momento è chiamato a capire su quali basi si possa lavorare, soprattutto nel rapporto tra Alternativa Popolare e Forza Italia. Calogero Bono è il nome più quotato per una candidatura, ma al tempo stesso il presidente del Consiglio comunale vuol capire gli scenari possibili, anche lui preferirebbe allargare lo schieramento. Avrebbe voluto creare una grossa coalizione anche con la coalizione di centrosinsitra, ma poi le cose hanno preso una piega diversa. I forzisti stanno puntando i piedi, e insistono nell'idea delle Primarie, avanzando per quanto li riguarda il nome di Maria Antonietta Testone. Anche dalle parti di Forza Italia si guarda con attenzione all'ipotesi di un approdo dalle parti dello schieramento del gruppo Messina-Ferrara-Turturici-Monteleone-Bono. Dalle parti di Mizzica pare che domani sarà ufficializzata la candidatura a sindaco di Fabio Termine. Dovrebbe essere lui, infatti, il nome prescelto della squadra che sarà sottoposta all'attenzione dell'elettorato. La coalizione FuturoPresente, dunque, si presenterà con tutti i nomi degli eventuali assessori. Oltre a Termine della giunta faranno parte anche Domenico Contino, Luigi Licari, Ignazio Piazza e Agnese Sinagra. Anche il Movimento Cinquestelle con Domenico Mistretta intende presentarsi con la squadra al completo. La legge permette ai candidati a sindaco di non rendere noti prima del primo turno tutti i nomi dei possibili assessori. Pare scontato che anche Stefano Scaduto farà la stessa cosa. Intanto non tutti sanno che in base alla nuova legge elettorale si può essere eletti sindaco sin dal primo turno con appena il 40% dei voti. Premio di maggioranza (saranno 14 consiglieri su 24) scatterà se la sua lista (o coalizione) toccherà la stessa percentuale. Nel caso in cui una lista (o coalizione) concorrente otterrà il 50% dei voti il premio di maggioranza andrà da un'altra parte. Si può ricorrere sempre al voto disgiunto e nelle preferenze sarà possibile indicare due nominativi, a patto che si tratti di un uomo e una donna.