dedicata a Luigi Pirandello che il comune di Savona, candidato a diventare Capitale italiana della cultura 2027, ha annunciato l’avvio di una collaborazione nel segno della ceramica, con una con il comune di Agrigento. In una nota pubblicata sulla pagina istituzionale del comune di Agrigento si definisce la ceramica come "fattore comune che lega le due sponde del mare Mediterraneo e traccia una rotta di cultura tra le due città". Un'intesa che fa emergere uno scollamento ormai spaventoso tra Agrigento e gli altri comuni del territorio provinciale, considerato che se dalle nostre parti c'è una tradizione ceramica da potere valorizzare contraccambiando in qualche modo quella di Savona, quella è dovuta ai comuni di Burgio e di Sciacca. Ma non c'è traccia di alcuna iniziativa, nel programma degli eventi, relativamente alla valorizzazione della ceramica. Protestano i ceramisti, protesta anche l'assessore Francesco Dimino.
Sulla vicenda interviene oggi anche il consigliere comunale Filippo Bellanca che fa notare come, ad eccezione del museo del Corallo e del Carnevale, nessuna valorizzazione per Sciacca è prevista. Bellanca critica la disorganizzazione ormai palese del progetto di Agrigento ma al tempo stesso polemizza con l'amministrazione Termine per non essere riuscita a farsi valere. L'assessore Dimino risponde che un incontro con la Fondazione Agrigento Capitale della Cultura è in programma il 24 gennaio, ma riconosce: "Ormai è tardi". E tra gli altri pezzi mancanti di Agrigento Capitale della Cultura Salvatore Monte denuncia: "Completamente trascurate anche le compagnie teatrali di Sciacca, tutto è stato accentrato alla città di Agrigento".