Piove all'interno del "Museo della Memoria"
di Santa Margherita di Belice, sito realizzato diciotto anni fa tra i ruderi della seicentesca chiesa Madre crollata durante il devastante terremoto del 1968. Museo che raccoglie numerose testimonianze fotografiche, propone ai visitatori anche la visione di un filmato d'epoca e le prime pagine dei giornali pubblicate nei giorni successvi alla tragedia.
La precarietà del soffitto di questo immobile agevola infiltrazioni di acqua piovana, causando conseguenti allagamenti del museo che, dunque, è stato chiuso al pubblico.
"Il problema in questione - dice il sindaco Gaspare Viola - non è nato di certo oggi, questo immobile non era adatto per diverse ragioni, a partire dalle escursioni termiche, ad ospitare un museo. In ogni caso - continua - il comune ha già concordato con Soprintendenza di Agrigento e assessorato regionale ai Beni culturali un intervento risolutivo, finanziato dalla Regione, che permetterà di rifare completamente non solo la copertura dell'immobile, ma anche di adeguare gli uffici dell'Istituzione culturale "Giuseppe Tomasi di Lampedusa".
L'amministrazione aveva provato un anno fa a programmare l'intervento, ma quel tentativo non andò a buon fine. Nel frattempo la situazione economica del comune è diventata insostenibile, e il comune si avvia al dissesto finanziario. "Situazione che scaturisce dal rendiconto del 2022", precisa Viola. Che torna ad evidenziare di avere ereditato questa situazione da chi lo ha preceduto. Questione, questa, alla base di un durissimo scontro tra amministrazione e opposizione, che al contrario respinge ogni addebito politico che viene formulato dal sindaco. "Sono pronto ad un confronto pubblico, dati alla mano", dice oggi Viola al nostro Telegiornale.
Il dato oggettivo è comunque che, a causa di un disavanzo che sfiora i 6 milioni di euro, il Bilancio 2024 non è stato approvato. A farlo dovrà essere un commissario ad acta, che poi chiederà al consiglio di varare il dissesto. In caso di inadempimento anche in questo caso la decisione sarà ratificata dal potere sostitutivo. Dopo Menfi, dunque, anche Santa Margherita si accinge ad entrare in fase di dissesto economico e finaziario, rendendo necessario il riequilibrio dei conti. Si insedierà una commissione che adotterà tutte le misure necessarie a rientrare dal debito, cosa che sarà fatta sia attraverso l'innalzamento delle aliquote tributarie sia per mezzo di transazioni con i creditori.