alla sanità. Prende il posto della dimissionaria Giovanna Volo che, dopo mesi e mesi di polemiche di vario tipo, ha ceduto alle pressioni, probabilmente anche a quelle del governatore Renato Schifani. Gli ultimi scandali, infatti, avevano ormai minato i rapporti tra i due. Faraoni, 65 anni, una lunga carriera spesa nell'ambito del mondo sanitario, è un nome che sta bene a tutte le varie aree del centrodestra siciliano. Si dice che sia vicina sia alla Lega di Luca Sammartino sia a Forza Italia di ieri e di oggi con Gianfranco Miccichè da un lato ed Edy Tamajo dall'altro.
Il suo nome era stato associato all'assessorato regionale alla sanità anche nel momento del varo della prima giunta Schifani, prima della nomina di Giovanna Volo. Secondo i ben informati non è escluso che la sua delega sia a tempo posto che, in vista dell'ultima parte di mandato elettorale, si parla di un nuovo rimpasto in seno al governo regionale, rimpasto che, nel centrodestra, dovrebbe sancire equilibri ed alleanze in vista delle prossime elezioni, quelle che potrebbero portare Schifani a correre per un secondo mandato.
L'assessora Giovanna Volo ha lasciato la poltrona dell'assessorato di piazza Ottavio Ziino al termine di settimane burrascose con diversi casi di cronaca che hanno mandato il Presidente Schifani su tutte le furie: prima il grave episodio delle lunghe liste di attesa all'ASP di Agrigento per visite salvavita ai pazienti oncologici con Schifani a minacciare una ispezione di cui, al momento, nulla si è più saputo; poi la donna che sarebbe stata lasciata per 8 giorni su una barella all'“Ingrassia” di Palermo e poi deceduta; a seguire un anziano che, al Policlinico di Palermo, avrebbe dovuto attendere 23 giorni prima di essere operato per una frattura a tibia e perone; poi l'esposto presentato dai familiari di un paziente morto per cause controverse al Villa Sofia a cui è seguita visita a sorpresa dello stesso Schifani; infine, ma non per ultimo, la scure caduta all'improvviso sul tariffario regionale per le prestazioni rese dai privati in regime di convenzione. Dalle opposizioni PD e M5S parlano di “sanità regionale allo sbando”.
Per il capogruppo del PD all'ARS Michele Catanzaro “le dimissioni di Volo certificano i disastri che il centrodestra ha provocato nella sanità siciliana. “Il presidente Schifani – aggiunge Catanzaro – si assuma le proprie responsabilità e venga a riferire in aula”.
Per il deputato regionale del gruppo misto Ismaele La Vardera le dimissioni di Volo sono “l’ennesima dimostrazione di un governo che fa acqua da tutte le parti su uno dei temi fondamentali per tutti i siciliani: il diritto alla salute. A dire il vero quello che dovrebbe dimettersi a questo punto è proprio il governatore che nelle ultime settimane si è anche messo a fare l’oppositore del suo stesso assessore”.
Per Daniela Morfino del M5S “L’impressione è che Schifani abbia voluto individuare un capro espiatorio per non dover ammettere le proprie responsabilità nel disastro cui stiamo assistendo. Purtroppo per lui – conclude Morfino – questo cambio di assessori non risolve in alcun modo le cose”.