in programma domani mattina al teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della cultura Alessandro Giuli.
Saranno il Coro e l'Orchestra d'Archi del Conservatorio di Musica di Stato "Arturo Toscanini" di Ribera, diretti dal maestro Alberto Maniaci, ad eseguire l’inno nazionale.
Agrigento blindata in occasione della visita del Presidente Mattarella e si lavora intensamente nelle ultime ore anche per la messa in sicurezza di alcune arterie. Lo ha disposto Regione Siciliana stanziando ulteriori 510 mila euro per lavori di manutenzione urgente, che saranno completati entro stasera, che riguardano principalmente la viabilità cittadina, dall’ingresso della città e fino al teatro Pirandello.
“Stiamo impiegando tutte le nostre forze – ha dichiarato questa mattina il presidente della Regione Renato Schifani, che già oggi pomeriggio sarà ad Agrigento – affinché la città sia accogliente e sicura in vista degli eventi di domani.
Nel pomeriggio vertice in Prefettura per fare il punto sulle tematiche relative all’organizzazione delle iniziative per la Capitale italiana della Cultura 2025. La riunione è stata voluta dal Presidente della Regione Renato Schifani, alla presenza del prefetto Salvatore Caccamo e degli assessori alle infrastrutture Alessandro Aricò, all’Ambiente Giusi Savarino, Turismo Elvira Amata, Energia Roberto Di Mauro e dei Beni culturali Francesco Scarpinato, con i rispettivi dirigenti generali. Presente anche il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.
Una corsa contro il tempo per presentare la città al meglio a a fronte delle tante polemiche che si sono registrate anche negli ultimi giorni relativamente ai ritardi nell’attuazione del programma di Agrigento Capitale della Cultura, ma anche di tutti i progetti previsti e che non saranno realizzati.
La trasmissione Piazza Pulita di Formigli, ieri sera su La7, ha trasmesso un servizio riprendendo la vicenda delle infiltrazioni di acqua all’interno del teatro Pirandello ( che è stata superata) ma anche citando le iniziative che non sono state attuate e che erano previste nel progetto iniziale. Tra queste la valorizzazione del castello Poggiodiana di Ribera. “Se così stanno le cose, è una occasione persa” ha commentato l’ex ministro Gennaro Sangiuliano.
Polemiche, quelle che stanno accompagnando l’avvio di Agrigento Capitale della Cultura, sulle quali interviene l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento. Seppure in alcuni casi fondate, per le criticità che hanno accompagnato il percorso verso l’inaugurazione dell’evento, per l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento il rischio è quello di oscurare le opportunità e i progressi che questo titolo può portare alla nostra Provincia.
Nessuno può negare le difficoltà e i ritardi che Agrigento ha accumulato negli anni, ma soffermarsi esclusivamente sulle mancanze non aiuta a costruire il futuro. Per il presidente Achille Furioso il titolo di Capitale della Cultura 2025 non è un premio fine a sé stesso, ma una possibilità concreta di rilancio per l’intero territorio ed è necessario mettere da parte le critiche a questo punto inutili per guardare al futuro della provincia.