della gestione dell'organizzazione per le prossime due edizioni, il Carnevale di Acireale è già in grado di procedere più speditamente. Lo dimostra l'avvio della promozione fin da ora serrata della prossima manifestazione. Manifesti già affissi ovunque, perfino anche a Sciacca. Niente di strano, ci mancherebbe altro. D'altra parte non è lontano l'incontro tra i due sindaci per provare a condividere idee progettuali che facciano crescere in qualche maniera entrambe le manifestazioni. Certo, difficilmente è immaginabile vedere un manifesto che promuova il Carnevale di Sciacca in terra etnea. Ma il mondo corre, sicuramente più velocemente di certe polemiche indigene, perfino di quello sciovinismo a giorni alterni che talvolta caratterizza il sentire della società sciacchitana. Una società, s'intende, dove gli onniscienti abbondano.
Manca poco di più di un mese all'inizio del primo weekend di festeggiamenti carnascialeschi: il programma di Sciacca prevede sfilate e spettacoli il 22 e 23 febbraio e, successivamente, da venerdì 28 febbraio a domenica 2 marzo, giornata quest'ultima sulla quale calerà il sipario. Ad Acireale si comincia prima e si finisce dopo: il calendario prevede il via già il 15 febbraio, dunque tra meno di un mese, con conclusione degli appuntamenti fissati per martedì 4 marzo. Ma ad Acireale è iniziata anche la prevendita dei ticket d'ingresso, modalità che là va avanti da un bel po' di tempo, mentre qui sappiamo già che i fuochi sono pronti ad essere riaccesi. Sarà, quello di quest'anno, il terzo Carnevale consecutivo che si terrà alla Perriera, nel circuito di via Salvador Allende. Una questione ancora mal digerita da buona parte della popolazione, per la quale la festa in maschera non può essere fatta al di fuori dal centro storico. Con buona pace delle prescrizioni di pubblica sicurezza, che come è noto impediscono la sfilata tradizionale. Al momento è rimasta solo un'ipotesi di studio quello della possibilità di collocare i carri allegorici in maniera statica al centro della piazza. Nel frattempo il tentativo fatto dall'amministrazione Termine di allargare lo spettacolo, con un numero di carri allegorici che si sarebbe voluto aumentare, non è andato a buon fine. E così saranno di nuovo 6 le carruzzate in concorso, perché delle otto proposte presentate poi due associazioni culturali, evidentemente per ragioni diverse, hanno preferito tirarsi indietro.