ancora una volta il consiglio comunale di Sciacca è tornato a fare il punto su un’emergenza, recentemente aggravata dal furto del rame contenuto nei cavi elettrici che alimentano i pozzi Carboj, che metterebbe in evidenza, secondo l’opposizione, il presunto ruolo di subalternità dell’amministrazione comunale nei confronti dell’azienda idrica comuni consortili.
L’assessore ai Servizi a rete Curreri ha elencato tutti gli interventi in essere per restituire la funzionalità del servizio, ma dallo schieramento avversario sono venuti duri attacchi che hanno interessato anche lo stesso futuro di Aica, azienda da più parti definita senza futuro, ormai prossima al fallimento. Sullo sfondo: i mancati rimborsi da parte di Aica per le autobotti acquistate dai cittadini nei mesi scorsi e la necessità di una vigilanza sui pozzi. Ieri sera erano presenti in aula anche gli amministratori di condominio, che da ieri mattina hanno iniziato una specie di azione dimostrativa contro i disservizi di Aica nei confronti dei condomini da loro assistiti.
Brucculeri ha accusato Aica di incapacità e di prendere in giro il comune di Sciacca, Bellanca ha sottolineato la gravità di un’emergenza idrica a gennaio con la prospettiva che tutto possa peggiorare in estate, Catanzaro ha invocato un’azione corale su Aica così come è stato fatto sulle Terme. “Il sistema di gestione è fallito, Sciacca non può essere il bancomat di questa società”, ha detto Bivona. Ancora una volta Bono ha accusato Fabio Termine di non farsi rispettare, Carmela Santangelo ha evidenziato la necessità che si trovino i soldi per rifare la rete idrica, a proposito del furto di rame Cognata ha auspicato una vigilanza dei pozzi perché sono un sito sensibile che può mettere in crisi la città. Per Maniscalco ormai serve un’azione legale, La Barbera ha invitato il sindaco a battere i pugni sul tavolo.
Dalla parte dell’amministrazione gli intervenuti hanno accusato l’opposizione di voler far passare il messaggio che la colpa dei problemi sia dell’amministrazione. Fabio Leonte ha annunciato una nota, affidata al dirigente Gioia, per esercitare il controllo analogo, ribadendo che al momento non ci sono alternative ad Aica. Ruffo e Campione hanno sottolineato che ci sono comuni che, a differenza di quello di Sciacca, non fanno il loro dovere nei confronti dell’azienda idrica, Curreri e Modica hanno evidenziato come Aica sia gestita politicamente dal centrodestra, parte politica di riferimento di chi stava attaccando l’amministrazione Termine.
Ignazio Messina ha annunciato la convocazione dei vertici di Aica, cosa della quale informerà il prefetto, ma Fabio Termine ha evidenziato come questo rischi di non essere sufficiente, perché la crisi è regionale, e bisognerebbe invitare a Sciacca anche l’assessore regionale all’Energia e il presidente dell’Ati.
L’emergenza siccità in agricoltura, e la crisi drammatica del lago Arancio, ha indotto Francesco Dimino ad annunciare un incontro a Sciacca, in programma lunedì 27 gennaio, con il commissario del Consorzio di bonifica Giarraputo per capire a che punto sia il progetto annunciato di riutilizzo delle acque lavorate dal depuratore comunale a scopi irrigui.
Ignazio Messina ha poi comunicato di avere chiesto al presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale Pasqualino Monti di partecipare ad una seduta consiliare aperta per parlare delle opportunità che si sono aperte per il territorio saccense dopo l’adesione all’organismo.
Si è aperto poi un dibattito sul ruolo della città di Sciacca, oggi assolutamente marginale, rispetto al progetto di Agrigento Capitale della Cultura. Ne ha relazionato l’assessore Simone Di Paola, annunciando la presenza imminente del direttore Roberto Albergoni in città per rimediare all’attuale stato di cose. Ignazio Bivona e Daniela Campione, ancorché da due posizioni politiche diverse, hanno entrambi provocatoriamente invocato l’uscita di Sciacca dalla provincia di Agrigento.
Sulla recente consegna della lettera istituzionale firmata dal sindaco Termine e dal presidente del consiglio comunale Messina alle autorità di Salvador Bahia fatta da Filippo Bellanca, Carmela Santangelo se ne è lamentata eccependo l’irritualità istituzionale.
Il consiglio comunale ha infine approvato una mozione d’indirizzo che preveda, attraverso il prelievo dagli introiti dell’imposta di soggiorno, di fondi destinati alle associazioni sportive saccensi che si recano in trasferta in tutta Italia.
Messina ha infine annunciato la richiesta dell’arciprete di Sciacca Marciante di programmare iniziative per il 2026, quando cadrà il quarto centenario della liberazione della peste, da cui trae origine il culto nei confronti della Madonna del Soccorso.
Il consiglio è stato aggiornato a mercoledì 5 febbraio.