sono andati questa mattina ad Agrigento, su richiesta della Curia che è pronta a riconsegnare nel prossimo mese di giugno il complesso monumentale della Badia Grande a San Michele. Un bene di proprietà del comune di Sciacca che, in virtù di una vecchia convenzione, è stato gestito negli anni dalle suore, dalle Figlie della Misericordia e della Croce che, peraltro, da una ventina di anni avevano anche avviato un asilo nido all'interno della storia struttura.
Adesso le suore non sono più in grado di continuare questa attività. Ne sono rimaste solo due e già qualche mese addietro la responsabile aveva comunicato tale decisione al sindaco di Sciacca Francesca Valenti. L'annunciata chiusura dell'asilo e della scuola dell'infanzia ha sorpreso e amareggiato per prime le tante famiglie saccensi che avevano scelto il sito, ma adesso si prospetta addirittura la chiusura del convento e il trasferimento del bene nuovamente al Comune di Sciacca. Di questo si è parlato questa mattina alla Curia di Agrigento anche se si stanno facendo dei tentativi per evitare la chiusura del bene monumentale e dell'attività di assistenza ai bambini, magari con ridimensionamento del numero degli iscritti e delle classi di materna.
Tra l'altro è di questi ultimi giorni l'iniziativa di una raccolta di firme nel quartiere di San Michele per evitare che le suore lascino il convento e che il complesso della Badia Grande venga chiuso.
Stiamo lavorando per scongiurare questo, si è limitato a dichiarare l'assessore al patrimonio Gioacchino Settecasi al termine della riunione alla Curia di Agrigento. Da qui a giugno si tenteranno soluzioni che possano continuare a garantire la presenza in città delle Figlie della Misericordia e della Croce e, al tempo stesso, la gestione del convento della Badia Grande.