a Gela, Porto Empedocle e Trapani "fermi da 14 anni, possano essere in funzione almeno entro la fine di quest'anno solare". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana e Commissario delegato per la realizzazione degli interventi urgenti finalizzati alla gestione della crisi idrica Renato Schifani in audizione dinanzi le Commissioni riunite Bilancio e Ambiente della Camera sul dl Emergenze e Pnrr.
I tre dissalatori "si è detto che erano troppo costosi dal punto di vista energetico rispetto all'esigenze del territorio. Così ci siamo attivati e abbiamo appostato l'importo nel Fondo sociale di coesione di 90 milioni di euro per riattivare queste tre aree di dissalazione e aggiunto 10 milioni di finanza regionale - ha aggiunto Schifani - Ci siamo confrontati con Palazzo Chigi e con il commissario Dell'Acqua (Nicola, ndr) e abbiamo iniziato un percorso abbastanza dinamico e fluido, è lui a gestire la fase attuativa".
Schifani ha detto la Regione vive "un momento di apparente serenità perché le copiose precipitazioni hanno riempito gli invasi in quantità pari a quelle dello stesso periodo dell'anno scorso. Sono sereno ma attento nello stesso tempo, abbiamo ridotto i prelievi dalle dighe e abbiamo realizzato una consistente quantità di pozzi, e lavorato sull'eventuale dispendio di acqua, dosato bene le erogazioni. Tutto è stato gestito e continuerà a essere gestito con il massimo rigore anche se dovessimo avere i dissalatori".