e l'impegno è massimo". Così oggi il commissario del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale Baldo Giarraputo interviene sulla vicenda delle due motopompe finalizzate ad evitare che l’acqua del fiume Verdura finisca in mare e sul ritardo e rimbalzo di responsabilità nella loro attivazione denunciati ieri dal capogruppo della DC Carmelo Pace. .
“Si sta facendo un importante lavoro – dice Giarraputo – abbiamo già riempito laghetti nel comprensorio del basso Verdura per circa 110.000 metri cubi, un risultato già molto importante per le esigenze del comprensorio. Siamo di fronte ad una situazione emergenziale che abbiamo affrontato, e che stiamo affrontando, con risorse umane e mezzi ingenti. Purtroppo, sottolinea il commissario Giarraputo, per la motopompa di Poggiodiana si sono palesati già a dicembre problemi per il raggiungimento del sito a causa di una ordinanza di chiusura al traffico dell'unica strada di collegamento. Con rammarico, aggiunge, prendiamo atto che sia la nostra richiesta, sia quella del Commissario Cartabellotta di autorizzare il transito al personale del Consorzio non abbia trovato accoglimento da parte del Sindaco di Ribera perchè questo avrebbe consentito di fornire immediato servizio ai laghetti anche nel limitrofo versante. Commissario del Consorzio che poi, pur rimarcando che si sta lavorando con la massima celerità, evidenzia come la soluzione alternativa non si prospetti nè semplice nè immediata. Situazione che Giarraputo dichiara di avere riferito personalmente all'assessore regionale all’agricoltura Barbagallo, che conosce bene la situazione avendo visitato i luoghi, e al presidente della Regione Schifani che ieri era intervenuto pubblicamente definendo scandalosa la situazione.
Insomma, la polemica continua. E anche oggi il deputato riberese Carmelo Pace non lesina critiche. Un dato è certo, dice, ossia che al 25 gennaio le motopompe non sono ancora collocate mentre si continuano a prendere in giro gli agricoltori sostenendo che si sta lavorando, nonostante la consapevolezza che non sarà facile attuare la soluzione alternativa alla contrada Poggiodiana.