dall'altro l'amministrazione che in questi nove mesi avrebbe dovuto controllare e vigilare sull'operato della ditta aggiudicataria di un appalto di milioni di euro, ed invece non lo ha fatto. Non risparmia critiche a nessuno il Movimento 5 Stelle di Sciacca che oggi, nel giorno in cui è iniziata la distribuzione dei kit per la differenziata alle utenze domestiche, solleva l'ennesima polemica sulla gestione del servizio rifiuti. A subire le conseguenze di tutto ciò, per il Movimento 5 Stelle, alla fine saranno come sempre i cittadini che dovranno fare i conti con la stangata determinata dall'aumento della Tari del 14,52%. Insomma, oltre al danno di un servizio finora parziale, con minori servizi resi ai cittadini, la beffa dell'aumento della pressione fiscale. Amministrazione accusata dunque di non avere esercitato il necessario pressing affinchè venisse avviato immediatamente il porta a porta, e ditta Bono Sea accusata di continuare a trascurare servizi fondamentali previsti dal Piano Aro che, insieme all'attivazione di una campagna di comunicazione mirata prevista sin dal primo giorno di avvio del contratto, avrebbero consentito un incremento della differenziata, minori conferimenti in discarica e quindi una riduzione della tariffa. Noi, ricorda il Movimento 5 Stelle, nello scorso mese di dicembre avevamo chiesto all'amministrazione di utilizzare gli importi previsti per i servizi del Piano Aro non erogati per ridurre l'incremento della Tari. Oggi, dopo nove mesi, si preferisce invece adottare la strategia dello scaricabarile addossando le responsabilità una volta alla Regione, un'altra volta alla ditta e, in ultimo ai cittadini che, come sempre, oltre ad danno subiranno la beffa di pagare per intero un servizio parziale, di trovarsi la città di tanto in tanto sommersa dai rifiuti e, probabilmente, di essere sanzionati dalla Regione Siciliana per la modesta percentuale di raccolta differenziata raggiunta. Perchè alla fine, concludono i 5 Stelle, è sempre più facile dimostrare che la colpa è dei cittadini.