Fino ad una quarantina di anni fa, dopo la celebrazione del funerale, c'era il rito dell'accompagnamento del defunto con una sorta di processione dalla chiesa al cimitero, dietro il carro funebre, di familiari e amici. Tradizione poi abolita a Sciacca, ma che persiste ancora in qualche comune siciliano. Più recentemente è stato modificato anche il rito delle condoglianze ai parenti all'interno della chiesa dove si celebra il funerale, prevedendo che il saluto o la manifestazione di vicinanza e affetto avvenga alla fine della cerimonia e fuori dalla chiesa. Anche questa novità era stata accompagnata da non poche polemiche e resistenze in città da parte di quanti non ritenevano giusta la direttiva della Curia. Poi, come per ogni regola, è prevalso il buon senso e così, nonostante sia ancora previsto che le condoglianze vengano fatte fuori dalla chiesa, si prevede l'eccezione magari nei giorni di pioggia e maltempo o per altre ragioni.
L'ultima novità che si profila a Sciacca riguarda un altro momento importante del rito funebre, ossia il trasferimento della salma dalla casa alla chiesa dove viene celebrato il funerale.
In pratica, dall'abitazione del defunto o dall'ospedale, a seconda di dove avviene il decesso, il feretro verrebbe portato non in chiesa, ma al cimitero di Sciacca. Da lì poi, nel momento in cui deve essere celebrato il funerale, verrebbe portato in chiesa, per poi ritornare al cimitero per la successiva sepoltura.
In pratica , una doppia tappa al cimitero, la prima momentanea , la seconda definitiva che sta già generando mugugni tra le agenzie funebri che operano in città. Indubbiamente vi sono da superare anche questioni logistiche, a cominciare dalla necessità di adeguare la camera mortuaria al cimitero di Sciacca, ma anche gli orari di apertura .
Come tutte le novità, poi, anche questa è destinata a far discutere perchè il rito dell'accompagnamento in chiesa del defunto fa parte della nostra tradizione ed è un momento importante nel percorso doloroso cui i familiari sono sottoposti. Spesso l'accompagnamento avviene a piedi con familiari e amici che seguono il carro funebre, soprattutto quando l'abitazione del defunto non è molto distante dalla chiesa.
In realtà pare sia prevista nelle disposizioni della Curia che la salma venga portata non in chiesa ma al cimitero, ma a richiedere tale cambiamento sembra sia stato un sacerdote saccense che avrebbe anche sollecitato l'amministrazione comunale a predisporre quanto di sua competenza, ossia a rendere utilizzabile la camera morturia al cimitero di Sciacca .