16 i voti contrari, 6 quelli a favore. Ai cinque consiglieri che sostengono la giunta Termine si è aggiunta Carmela Santangelo. Non sono venuta in aula per bocciare un provvedimento che come evidenziato dagli uffici determinerebbe uno squilibrio di bilancio, ha dichiarato la consigliera auspicando, comunque, una soluzione concordata tra amministrazione e consiglio comunale che, non causando problemi all’ente consentisse di rivedere le aliquote. Proposta questa che, a poche ore dalla seduta consiliare, era in realtà arrivata dall’amministrazione comunale, ma che è stata ritenuta tardiva dall’opposizione e persino irrisoria nei contenuti. La disponibilità dell’amministrazione era quella di prevedere un ritocco sulle aliquote relative ai terreni agricoli e alle seconde case date in comodato d’uso gratuito ai figli. Una manovra di circa 130 mila euro che non ha soddisfatto l’opposizione. Avete avuto quasi due mesi di tempo per avviare una concertazione e solo di fronte alla prospettiva della bocciatura avete avanzato questa proposta, hanno sottolineato.
Insomma, è prevalsa la linea dura con l’opposizione che invece di proporre l’emendamento annunciato già nel mese di dicembre e finalizzato a ritoccare al ribasso le aliquote, ha deciso ieri sera di bocciare la delibera.
Una dimostrazione di forza, seppure con contestuale disponibilità a tornare in aula e rivedere le aliquote. Adesso dipende dall’amministrazione, hanno detto ieri sera gli esponenti dell’opposizione, comprendere che è necessario discutere e concordare le proposte.
E’ arrivato il momento, hanno aggiunto, di prendere coscienza del ruolo di una opposizione che in questi anni ha votato tutti gli atti, ma che non è più disposta a tenere questo atteggiamento responsabile se l’amministrazione, che non ha i numeri in consiglio comunale, non riterrà di cambiare rotta e iniziare a dialogare con chi in aula deve poi esitare le proposte.
La delibera Imu, con molta probabilità tornerà in aula prima del 28 febbraio prossimo, data di scadenza ultima per l’approvazione dell’atto. L’applicazione delle aliquote base derivante dalla bocciatura di ieri sera, infatti, comporterebbe un ammanco nelle casse comunali di quasi due milioni di euro, con conseguenze pesantissime per il bilancio dell’ente. Ne è consapevole la stessa opposizione che, infatti, già ieri sera ha lasciato intravedere la disponibilità a concordare una soluzione, demandando la responsabilità di avanzare una proposta condivisibile a chi è al governo della città.