i pozzi Carboj. Dopo che sulla vicenda è intervenuto anche il prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo, con un'apposita riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il tema della sorveglianza naturalmente è centrale, perché non si potrebbe tollerare qualche altro episodio di criminalità.
La fornitura da quegli impianti deve riprendere a pieno regime. La turnazione a Sciacca al momento è a quattro giorni. Per un possibile ritorno a una fornitura a tre giorni l'assessore comunale ai Servizi a rete Alessandro Curreri preferisce essere prudente.
L'amministrazione comunale ritiene, comunque, attraverso l'intesa con la Protezione civile regionale e con le autobotti messe a disposizione per Sciacca, che si stia dando una risposta significativa alle difficoltà in atto. L'obiettivo da perseguire, nelle more di capire come evolverà il ruolo di Aica (sempre in attesa dell'incontro programmato per oggi ma che è stato rinviato) è la nuova rete idrica, per la quale servono almeno trenta milioni di euro.