da solo perché sono figlio ed espressione di una coalizione. E' una valutazione che faremo tutti assieme, ma abbiamo dei problemi strategici che postulano l'esigenza di una continuità”. Così il governatore Renato Schifani, presente alla recente BIT di Milano, ha risposto ad una precisa domanda inerente la sua volontà di voler proseguire il proprio mandato politico da Presidente della Regione Siciliana.
E' stato chiaro: non soltanto c'è la voglia di proseguire, ma ci sono vertenze importanti che sta seguendo in prima persona e che presuppongono l'esigenza di una continuità personale e politica. Prima tra tutte la riapertura e il rilancio del termalismo, di Sciacca e di Acireale. Pur essendo ancora a metà del primo quinquennio di mandato elettorale, cominciano già a scaldarsi i motori in vista delle prossime alleanze che tengono conto non soltanto degli assetti politici regionali, ma anche di quelli nazionali. Insomma, in un certo senso, a livello di accordi ed equilibri interni ARS, Senato e Camera andranno di pari passo. Da più parti, da qui a fine mandato, si attende un nuovo ticket delle forze in campo.
La coalizione di centrodestra composta da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Democrazia Cristiana e Autonomisti appare abbastanza solida, ma giochi di forza presenti e futuri dovrebbero e potrebbero portare ad una sorta di rimpasto pre-elettorale. I cambi effettuati finora da Schifani sono stati causati soltanto da contingenze come, ad esempio, quello inerente al passaggio di Marco Falcone al Parlamento Europeo oppure come quello riguardante le dimissioni, quasi pretese, dell'ex assessora alla salute Giovanna Volo, sostituiti rispettivamente da Alessandro Dagnino e da Daniela Faraoni. Tra chi ambisce al ruolo di Governatore occupato oggi da Renato Schifani, potrebbe esserci l'attuale assessore Edy Tamaio, mister preferenze, che ha rinunciato a trasferirsi al Parlamento Europeo, a Bruxelles, proprio perché ambirebbe a ruoli di primissimo piano in Sicilia (o a Roma) e sarà difficile per tutti, voti e leadership alla mano, dire di no ai suoi desiderata.
Tamajo, in questo momento, sta lavorando con lealtà in seno alla Giunta Schifani, ma al tempo stesso, anche in provincia di Agrigento, serra le fila dei propri sostenitori e del proprio gruppo politico in vista di scenari sempre più importanti ed ambiziosi.