diventate oggetto di polemica politica a Sciacca. Sono oggi i consiglieri di opposizione ad accusare l’amministrazione comunale di negare l’evidenza e soprattutto di gestire la situazione con i proclami. Il riferimento è alla dichiarazione dei giorni scorsi dell’assessore ai servizi a rete Alessandro Curreri che ha parlato di emergenza superata dopo il ripristino degli impianti Carboj a seguito dell’ennesimo furto. I disservizi nell’erogazione idrica che, invece, si sono continuati a registrare hanno portato i consiglieri della Dc, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Mpa e Lista Messina Sciacca 2022 ad addebitare alla giunta di vivere in un universo parallelo dove i rubinetti sgorgano come fontane e le autobotti sono solo un lontano ricordo.
Opposizione che attacca l’assessore Curreri per avere dichiarato conclusa l’emergenza, ignorando il fatto che numerose famiglie continuano a fare i conti con rubinetti a secco e disagi quotidiani. Cittadini che sono costretti a continuare a rifornirsi con autobotti e che oltre al danno subiscono anche la beffa di attendere ancora il rimborso promesso già l’estate scorsa da Aica.
Un altro miraggio, un’altra promessa caduta nel dimenticatoio, rileva l’opposizione consiliare che poi accusa l’amministrazione di non essere capace di affrontare e risolvere concretamente il problema e, anzi, di scrollarsi di dosso ogni responsabilità, limitando la propria azione a visite e sopralluoghi nei cantieri di sistemazione delle perdite idriche.
Intanto, ieri pomeriggio l’acqua è finalmente arrivata nella località San Marco a secco da circa due settimane, ma stamattina a lamentare la mancata erogazione sono gli utenti del centro abitato (zona via Cappuccini, Via Cronio, De Gasperi) dove era previsto il turno a partire dalle 8.
Ormai, l’erogazione ogni quattro giorni sembra essere diventata una prassi,anche quando non si vivono situazioni di emergenza. Nella città che dispone delle risorse idriche e che le mette giustamente a disposizione della provincia, siamo passati dall’erogazione a giorni alterni, all’acqua che arrivava ogni tre giorni e ora siamo arrivati a quattro. E se al quarto giorno succede qualche imprevisto si arriva anche ad un solo turno di distribuzione idrica a settimana. E’ francamente insopportabile, soprattutto in pieno inverno.