A lanciare l’allarme sulla capacità di sfruttare i fondi comunitari è la CNA dopo la lettura dei dati, diffusi durante la seduta del Comitato di Sorveglianza. “Si tratta di numeri drammatici, rilevati al 31 gennaio di quest’anno, la cui analisi - affermano i vertici regionali della Confederazione – dà la misura di come si muova la macchina amministrativa della Regione. In termini percentuali – aggiungono il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione - lo scenario, fin qui delineato, assume una connotazione impietosa: nell’Isola siamo nell’ordine dello 0,14 della spesa dichiarata rispetto al 4 della media nazionale, e dello 0,37 contro il 4,5 in riferimento alla spesa presentata”. E alla luce di questo trend, segnatamente negativo, è emerso, come ovvia conseguenza, una proiezione che non lascia presagire nulla di buono. “L’elemento sul quale si è posta l’attenzione – sottolinea Maurizio Merlino, seduto al tavolo del Comitato di Sorveglianza in rappresentanza della CNA Sicilia – è che alla fine del 2018 non si arriverà alla certificazione delle spesa prevista, la cui soglia si aggira sui 758 milioni di euro”. Ecco allora paventati i rischi, seri e concreti, per il tessuto produttivo dell’isola. “Il rischio principale la Cna è di buttare alle ortiche anche quest’ultima opportunità e di perdere, non raggiungendo gli obiettivi, risorse fondamentali per rimettere in movimento le imprese artigiane che rappresentano l’unico, vero, motore dell’economia in Sicilia. Dal quadro tracciato, in occasione del Comitato di Sorveglianza, il passo lento, anzi lentissimo con cui si predispongono i bandi e si pubblicano, sarebbe da attribuire al numero insufficiente di personale adeguato al compito richiesto. La Confederazione nazionale dell'Artigianato ha oggi rivolto un appello al Governatore Musumeci affinché si faccia, responsabilmente, carico della situazione in modo da accelerare le procedure della spesa e consentire a chi lavora e produce di potere sfruttare gli strumenti che la programmazione europea mette a disposizione”.