in vigore dal 2022 e chiedono ai Deputati dell’ARS di votare contro il disegno di legge che è stato già approvato dalla Commissione Salute e sul quale l’Assemblea Siciliana dovrà esprimersi nei prossimi giorni.
Una proposta che, per la Lega Antivivisezione, cancella disposizioni fondamentali per il benessere degli animali e per la corretta gestione del randagismo anche con disposizioni in contrasto con la normativa nazionale. Le Sedi LAV della Sicilia impegnate attivamente nella prevenzione del fenomeno anche con progetti per la sterilizzazione e la microchippatura in collaborazione con i Comuni, hanno inviato alla Regione Siciliana le proprie osservazioni e proposte di emendamento e chiesto il sostegno dei parlamentari. Tra le criticità più rilevanti che la Lav chiede di correggere c’è lo stesso indebolimento del ruolo delle associazioni animaliste che nella legge vigente vengono riconosciute come attori fondamentali nel contrasto al randagismo. Il Disegno di legge le esclude anche dalla possibilità di gestire i canili. Contestata anche l’esclusione del prelievo dei gatti dal territorio che per la Lav, oltre a impattare negativamente sulla sterilizzazione, nega loro il diritto al soccorso.
Il disegno di legge prevede inoltre di eliminare la disposizione secondo la quale debba essere garantita la presenza di almeno un canile sanitario ogni 500.000 abitanti, mentre i canili sanitari, peraltro, scarsamente presenti in Sicilia, sono essenziali per la sterilizzazione, la cura, l’osservazione e dei cani recuperati sul territorio, nonché per la restituzione a chi li abbia smarriti.
Viene, inoltre, contestato il taglio ai finanziamenti per i rifugi. La norma proposta prevede una riduzione progressiva del finanziamento per i canili fino al suo completo azzeramento dopo tre anni dall’ingresso dell’animale. Questa misura, per la Lav, rischia di penalizzare le strutture che ospitano animali difficili da adottare, come cani anziani o con patologie croniche, portando a una gestione inadeguata e a un peggioramento delle condizioni di vita degli animali, con l’effetto inoltre di accrescere il numero dei cani presenti sul territorio.
Il nuovo disegno di legge, poi, prevede l’esclusione dell’obbligo di reimmissione dei cani vaganti sul territorio dopo il prelievo e la sterilizzazione, mentre per l’associazione animalista ttale norma in vigore nell’attuale legge è fondamentale per la corretta gestione della popolazione canina e permette ai Comuni di risparmiare sui costi di mantenimento nei canili.
La Lav, infine, contesta la cancellazione degli incentivi per le adozioni, eliminando la possibilità per i Comuni di elargire voucher per l'acquisto di cibo per animali, antiparassitari, e prestazioni sanitarie. Le modifiche alla legge regionale dell’agosto 2022 rappresentano, per la Lav, un passo indietro nella corretta gestione del fenomeno del randagismo. Associazioni animaliste che chiedono un confronto con il governo e il parlamento regionale.