non riusciremmo ad andare avanti": a dirlo stamattina durante la commissione Bilancio e Finanze, che si è riunita in Sala Giunta, è stato il presidente di Aica Settimio Cantone. A confermarlo il direttore generale Claudio Guarneri. Seduta di commissione che ha preceduto quella consiliare aperta che era stata convocata sempre per stamattina e alla quale, oltre ai rappresentanti di Aica, c'erano anche i vertici di Ati e, ancora una volta, diversi amministratori di condominio.
Cantone ha ribadito come non tutti i 34 comuni che compongono l'Azienda Consortile che gestisce le risorse idriche integrate in provincia di Agrigento hanno fatto il loro dovere. E oggi Aica è creditrice nei confronti dei suoi stessi azionisti di ben 8 milioni di euro. Dunque: Aica sopravvive grazie agli stessi utenti. Ma la situazione è drammatica: da un lato la mancanza di acqua (tra invasi vuoti e dighe dove al momento risiede il 20% in meno della drammatica estate passata), dall'altro la condizione economica altamente deficitaria, con quattro milioni di euro di perdita che scaturisce anche da cinquanta milioni di euro di debiti (dove la fetta più grossa sono i 19 milioni di euro dovuti a Siciliacque) ma che scaturisce anche dall'aumento spropositato dei costi energetici.
Ma Aica vanta anche qualche credito, come quello nei confronti della Protezione civile, per i servizi resi alla Regione. Un credito che ammonta a 5 milioni di euro e per il quale al momento l'azienda ha incamerato appena 100 mila euro, appena il 2%.
Troppe incertezze, dunque, sul futuro. A partire da quei dissalatori su cui il presidente della Regione Schifani ha assunto più volte degli impegni ma che ad oggi non permettono ancora di conoscere una data. Una condizione di generale incertezza che oggi ha fatto passare in secondo piano temi pur centrali nella regolarità del servizio idrico, dalle numerose perdite che purtroppo continuano a far disperdere il 50% di acqua per le strade alla questione della compensazione di crediti e debiti attraverso gli interventi sostitutivi. Anche se la prospettiva rimane quella della nuova rete idrica, il problema delle perdite di Aica, su cui il comune di Sciacca ha già approvato un intervento finanziario di copertura della parte di sua competenza, rischia di generare perfino l'aumento delle bollette a carico degli utenti. Perché da qualche parta i soldi bisogna trovarli. Un'ipotesi clamorosa, contro la quale sia l'amministrazione che il consiglio comunale hanno manifestato delle riserve. In tutto questo bailamme l'unica nota lieta è che quanto meno gli stipendi ai 290 dipendenti Aica riesce a pagarli. Una nota probabilmente dolente, che ha visto il presidente Cantone indispettirsi alla domanda della collega Giovanna Venezia, con una reazione sulla quale al nostro microfono ha poi provato a scusarsi.