Le nuove tariffe sono già all'ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale di Sciacca convocata per lunedì 26 marzo, alle ore 19. C'è da approvare il piano finanziario e determinare gli importi della tassa rifiuti a carico degli utenti che dovranno coprire per intero, come prevede la legge, il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il riferimento è al 2017, anno in cui rispetto alle previsioni si è registrato un costo maggiore, quantificato in 700 mila euro. Questa somma sarà spalmata sui saccensi e comporterà per tutti un aumento della Tari che varierà in base al numero dei componenti del nucleo familiare e dei metri quadri dell'abitazione di residenza per le utenze domestiche e delle tipologia di attività commerciali e artigianali per le utenze non domestiche. Pagheremo di più rispetto agli importi della Tari dello scorso anno e questo era già da tempo nell'aria in considerazione degli aumentati costi del servizio che sono legati sostanzialmente al conferimento dei rifiuti negli impianti. I 700 mila euro, che è necessario coprire, infatti, scaturiscono dalle percentuali assolutamente irrisorie di differenziata. La città di Sciacca continua a produrre troppa spazzatura da dovere smaltire in discarica e i ripetuti viaggi degli autocompattatori all'impianto dei Catanzaro a Siculiana o in altre discariche dell'isola hanno fatto aumentare ulteriormente il costo del servizio. E così andrà fino a quando non si raggiungeranno ottimali percentuali di raccolta differenziata.
L'aumento della Tari alimenterà ulteriormente le polemiche sulla gestione dei rifiuti in città perchè pur essendo già in preventivo da tempo, adesso il consiglio comunale è chiamato a deliberare le nuove tariffe.