Nello Musumeci non ha più la maggioranza che, fin da subito, era piuttosto risicata. A certificare la mancanza dei numeri necessari in Aula Alessandro Aricò, il capogruppo del movimento Diventerà Bellissima, fondato proprio dal governatore.
“La legge elettorale prevede l'elezione diretta del presidente della Regione ma non garantisce una maggioranza d'aula. E la maggioranza che era uscita dalle urne, di 35 o 36 deputati, non c'è più, dobbiamo prenderne atto" – ha dichiarato. La spallata finale alla già minima maggioranza è stata data dai risultati delle elezioni nazionali che hanno sancito il trionfo del Movimento 5 Stelle e della Lega.
Si sono venute a creare così condizioni per le quali molti deputati di Forza Italia si sono ribellati alla leadership di Gianfranco Miccichè, attuale presidente dell'Ars, mentre i deputati salviniani chiedono spazio in giunta e, al momento, puntano i piedi. Stando a queste condizioni, sarà piuttosto complicato riuscire ad approvare nelle prossime sedute il bilancio e la finanziaria regionale, che in teoria dovrebbe essere esitata entro il 31 marzo.
Le opposizioni sono sul piede di guerra: “A lungo termine, Musumeci come ha intenzione di governare senza maggioranza? In che modo può risolvere i problemi della Sicilia senza l'appoggio di chi dovrebbe sostenerlo” - si chiedono in sintesi sia gli esponenti del Partito Democratico sia quelli del Movimento 5 Stelle. In tre mesi, l'Assemblea Regionale Siciliana non ha prodotto nulla, pochissime sedute e quelle poche sono durate un paio di minuti. Giusto il tempo di verificare l'assenza del numero legale data la mancanza dei membri della ormai ex maggioranza.
Per Valentina Zafarana, capogruppo 5 Stelle, Musumeci non soltanto non ha la maggioranza, ma non si presenta in Aula e nemmeno cerca una convergenza sui temi con le opposizioni. "Credo che sia opportuno che il governo faccia le sue riflessioni", ha affermato amaro lo stesso Miccichè.
Da chiarire, infine, ancora la posizione dell'assessore regionale ai beni culturali Vittorio Sgarbi. Sulla carta è tuttora in carica: né si è dimesso, né è stato sollevato dall'incarico. Dovrebbe sapersene di più entro la prossima settimana. Un altro nodo che Musumeci tarda a risolvere.