ma suona una contraddizione che lo sia la nuova area di emergenza-urgenza, fresca fresca di inaugurazione. Tutto nuovo e funzionante, ma come riferiscono diversi cittadini che nei giorni scorsi hanno avuto necessità di recarsi al Pronto Soccorso, le pareti appena dipinte sono già tappezzate di macchie rosse, quelle del sangue delle zanzare uccise dai malcapitati che hanno dovuto lottare contro i fastidiosissimi insetti per non essere punti.
Sotto questo aspetto, di certo, l'area a suo tempo individuata per costruire il Giovanni Paolo II non fu le più felici: aver messo su un ospedale nei pressi di una zona paludosa non poteva che generare un'emergenza legata alla proliferazione degli insetti infestanti.
Sono anni che se ne parla, e non è possibile non farlo, sia per l'aspetto igienico sanitario che viene meno proprio in un luogo di cura, sia perché utenti e lavoratori sono costretti a combattere ogni giorno, a prescindere dalla stagione, con questo problema. Ma pare proprio che nell'ultimo periodo sia in corso un vero e proprio assalto di zanzare all'interno della struttura ospedaliera.
Sarà a causa dei lavori appena terminati che hanno smosso il terreno circostante oppure per le temperature altalenanti e delle piogge sporadiche degli ultimi giorni, ma pare che la situazione sia degenerata a partire dal pronto soccorso e poi, cascata, all'interno degli altri reparti.
Evidentemente è arrivato il momento di un nuovo ed urgente intervento di disinfestazione. Nel corso degli anni ne sono stati avviati diversi, anche attraverso l'utilizzo di idrovore, uno specifico tipo di pompa usata per assorbire ed asportare grandi masse d'acqua, usate proprio in particolari opere di bonifica. Si tratta di impianto collaudato nel 2013 di cui non si hanno più notizie. È nell'area circostante le fondamenta dell'ospedale che, infatti, occorre di tanto in tanto eliminare l'acqua ristagnante in cui gli insetti si riproducono. Ed è proprio arrivato il momento, in qualche modo, di intervenire per debellare, quanto possibile, il problema.