i cortei di protesta e le procedure intentate dalla maggioranza dei sindaci che compongono l'Assemblea Territoriale Idrica per addivenire alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque, il mondo va avanti. Talmente avanti che è stato completato l'iter del progetto di rifacimento della rete idrica del comune di Agrigento. Un appalto da 31 milioni e mezzo di euro. Si attende il relativo decreto da parte della Regione Siciliana. In programma tre anni di lavori che saranno gestiti proprio da Girgenti Acque.
Anche Sciacca attende lo sblocco dei finanziamenti relativi all’ammodernamento del sistema idrico del Comune di Sciacca. Ammonta a quasi 23 milioni di euro l'investimento programmato per la rete cittadina. Ulteriori 9 milioni e mezzo si attendono per rete fognante e impianto di depurazione. Il primo stralcio di queste opere dovrebbe partire a maggio, ossia tra appena un paio di mesi. Non c'è alcuna avvisaglia, però, riguardante il decreto che autorizza l'utilizzo delle somme. Era stato questo, almeno, l'impegno del commissario unico per le acque, l'ingegnere Enrico Rolle. Qui il problema riguarda però l'ente che dovrà sovrintendere alla gestione di questo intervento. Si sa che a differenza del comune di Agrigento, Sciacca non vuole saperne di Girgenti Acque. Presso cui, tuttavia, si trova il progetto esecutivo. Lo stesso Enrico Rolle dal canto suo ha detto che non è un problema chi dovrà gestire i lavori.
Il punto rimane però di natura pratica. Una montagna di denaro pubblico che al momento, senza alcun cambiamento di rotta, potrà essere utilizzata direttamente dall'ente gestore, e non attraverso una gara d'appalto. Ma è tutto in regola, perché queste furono le disposizioni di legge contenute nell'avvento delle società private che avrebbero dovuto gestire le risorse idriche pubbliche. Si disse, all'epoca, che gli impianti idrici andavano consegnati anche nell'ottica di potere accedere proprio a questi specifici finanziamenti. Sono trascorsi però dieci anni, e questi fondi di fatto sono tuttora bloccati. E nel frattempo la società Girgenti Acque è tuttora nel mirino di indagini e sequestri di impianti e documenti. L'ultima inchiesta è quella della procura della Repubblica di Agrigento, che vede indagate una settantina di persone tra amministratori della società (il presidente Marco Campione su tutti) ma anche funzionari pubblici (come l'ex prefetto di Agrigento, il capo dell'antitrust Pitruzzella e l'ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa De Lipsis). Indagati anche sindaci e un lungo elenco di politici, finiti nell'occhio del ciclone per un presunto giro di protezioni a Girgenti Acque in cambio di assunzioni clientelari presso la società. Sotto indagine è finita anche una società di revisione contabile, con sede a Bari, che avrebbe dovuto certificare la regolarità dei bilanci di Girgenti Acque, quando invece la squadra investigativa capeggiata dal PM Salvatore Vella ha scoperto un presunto giro di fatture false. L'indagine è tutt'altro che finita, e l'esito finale è di là da venire. Ma, come abbiamo detto, il mondo va avanti. E ad Agrigento Girgenti Acque è pronta a gestire un mega investimento da 31 milioni di euro.