Piogge benedette, sicuramente, ma la situazione in Sicilia è ancor peggiore di quella del 2024.
Lo testimoniano i dati dell’Autorità di Bacino del distretto idrografico dell’isola. Il lago Arancio, che ha una capacità di 34 Mmc, attualmente ne registra 8, 26, quasi la metà rispetto all’acqua disponibile nel marzo dello scorso anno. La diga Castello nel territorio di Bivona ha una capacità di 21Mmc ma attualmente il livello dell’invaso non va oltre gli 8,99 Mmc. Non va meglio per il Gammauta che ha visto ridurre ulteriormente il già scarso quantitativo presente nel marzo del 2024.
Situazione che sta allarmando non poco il comparto agricolo delle province di Trapani, Agrigento e Palermo con la Coldiretti che già evidenzia come i produttori del distretto avranno serie difficoltà, più dell’anno scorso.
Una preoccupazione che sta interessando soprattutto gli agricoltori del comprensorio saccense e del versante belicino del trapanese che fanno riferimento al lago Arancio per le irrigazioni. Serviranno almeno 10 milioni di metri cubi di acqua, ce ne sono 8. Lo scorso anno, anche per il blocco del prelievo legato alla vicenda dell’alga rossa, nel lago sambucese c’erano 15,93 Mmc di acqua.
Comparto agricolo in allarme anche perché a fronte di una siccità che persiste la priorità rimarrà quella di garantire l’acqua ai cittadini, pur con i ridimensionamenti ormai da oltre un anno in vigore. La diga Garcia, tra gli invasi principali del versante occidentale della Sicilia, con utilizzo in parte potabile e in parte irriguo, al momento può contare solo su 18 milioni di metri cubi, a fronte dei 23 dello stesso periodo del 2024.