ai 260 lavoratori del Consorzio di bonifica impegnati nel comprensorio di Ribera. Se così fosse rimarrebbe comunque da riscuotere lo stipendio di febbraio e, tra pochi giorni, anche quello di marzo, mese che si sta concludendo. È destinato a proseguire lo stato di agitazione dei lavoratori proclamato da Cgil, Cisl ed Uil, che hanno deciso di non mettere più a disposizione la propria auto per raggiungere i luoghi da cui si immette l'acqua nelle condotte irrigue. Insistono col chiedere un incontro col prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo.