e disattende la programmazione di sviluppo turistico sostenibile programmata cinquant'anni fa dalla stessa Regione Siciliana. Lo mette in evidenza il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Ignazio Gallo. Il quale fa notare come, ad est del territorio urbano, oggi non sia possibile effettuare alcun intervento, ipotizzando che era proprio a questa criticità che si riferiva il presidente di Federterme Massimo Caputi quando evidenziò come il percorso per rilanciare il termalismo a Sciacca fosse complicato.
Su questo piano paesaggistico è pendente un ricorso al Cga presentato dal comune di Sciacca, dopo un precedente ricorso che era stato presentato al Tar nel 2021. Al momento l'area in questione è stata dichiarata "Tutela 3". È necessario, per Fratelli d'Italia, che l'amministrazione Termine si faccia promotrice di un passaggio di condivisione con il Cga per provare a rimediare allo stato delle cose. Insomma: occorre intervenire in tempi brevi sulla creazione delle condizioni di sviluppo sostenibile legate alla riapertura delle Terme di Sciacca. Al momento non si può fare niente: né un albergo, né quel parcheggio la cui mancanza, a dire di Caputi, è un problema.
C'è attesa intanto per sapere perché oggi il presidente della Regione Schifani abbia convocato a Palermo il sindaco Fabio Termine. Insieme a lui si è recato a Palazzo d'Orleans anche l'assessore al Turismo Francesco Dimino. L'argomento è sempre quello delle Terme. Scade il 31 maggio il termine ultimo per potere presentare manifestazioni d'interesse per investire e, riaprire e gestire le Terme di Sciacca. Argomento che si conferma centrale nell'attività del governatore.